All’indomani della conferenza di patron Saputo e alla vigilia del match con la Roma, e con la sua squadra tormentata dal Covid che ha colpito due membri dello staff tecnico, Sinisa Mihajlovic mette i puntini sulle ‘I’. Cerca di ricucire gli strappi con lo spogliatoio, “al quale ho chiesto scusa per la partita con l’Inter, quella sconfitta è colpa mia”.
E non condivide alcune dichiarazioni del proprietario del club: “Sono pienamente d’accordo a metà con lui. Ha detto che l’obiettivo sono i 52 punti? Sarebbero cinque in più dell’anno scorso e sarebbe un mezzo miracolo, se guardiamo la situazione con obiettività. È dall’inizio dell’anno che ci mancano 5-6-7 giocatori. Il problema non è l’undici titolare, ma che non abbiamo cambi. L’obiettivo è la salvezza, da raggiungere il prima possibile, poi vediamo cosa potremo fare”.
Data l’emergenza, spiega Sinisa, di più non si può chiedere ai suoi ragazzi: “A causa dei problemi Covid in estate abbiamo pensato di costruire la squadra più giovane della Serie A, ma siamo in emergenza e aggrappati a due ragazzi di 36 e 38 anni (Danilo e Palacio). Con il Covid siamo stati fortunati, ma prima o poi capiterà anche a noi che alcuni giocatori lo prendano. Detto questo, mi sono scusato con i ragazzi. La sconfitta con l’Inter è colpa mia, 3-5-2 non possiamo giocare, domani schiererò Vignato: dobbiamo pensare a fare un gol in più degli avversari e non a non prenderlo”.
Il Bologna, con la Roma, tornerà al 4-2-3-1, l’unico dubbio da sciogliere è chi giocherà in porta al posto dell’infortunato Skorupski, Da Costa o il 21enne Ravaglia: “Questo non ve lo dico”.
Il resto è quasi scontato: De Silvestri, Danilo, Tomiyasu, Schouten, Svanberg (o Medel), Vignato, Soriano, Barrow e Palacio. Fuori anche Schouten, per un affaticamento muscolare.
Il tutto al cospetto della Roma di Dzeko, che a gennaio ha soffiato ai rossoblù il difensore brasiliano Ibanez: “Ci avevamo visto lungo sul ragazzo, ma lo capisco. Tra il Bologna e la Roma e’ meglio la Roma”.