Il Milan di Sergio Conceiçao è tornato a vincere in Serie A battendo 3-2 il Lecce in trasferta rimontando da 0-2 nel giro di tredici minuti. Al Via del Mare i rossoneri hanno completato un viaggio all’inferno con ritorno, subendo il primo gol di Krstovic alla prima ripartenza al 7′ e il raddoppio al 59′ dello stesso montenegrino. Nel mezzo due gol annullati per fuorigioco a Gimenez e Gabbia e due pali, uno per parte, prima della clamorosa rimonta. Al 68′ l’autorete di Gallo su cross potente di Leao ha riaperto i giochi, poi è stato Pulisic a prendere per mano il Diavolo: al 73′ si è conquistato il rigore che ha trasformato e poi otto minuti più tardi ha capitalizzato un assist di Leao.
LA PARTITA
Lecce-Milan, al Via del Mare, non è mai una partita come le altre. Negli ultimi anni le sfide tra giallorossi e rossoneri hanno sempre regalato gol, tanti, ma anche clamorose rimonte o controrimonte. Nel momento più difficile del Milan di Sergio Conceiçao, reduce da tre sconfitte di fila in campionato e sotto di due gol dopo un’ora di gioco per la doppietta di Krstovic, il Diavolo ha tirato fuori dal cilindro l’orgoglio, aiutato dall’episodio fortunato dell’autogol di Gallo ma bravo e caparbio nel ribaltare completamente la situazione e tornare a casa con tre punti. Il peggio è alle spalle? No, affatto. Ma se è vero che vincere aiuta a vincere, questo successo in Salento non può che fare bene alla banda del tecnico portoghese, a un passettino soltanto dal baratro. La reazione racconta che il gruppo, nonostante tutte le difficoltà evidenti, non gioca contro l’allenatore, anzi.
Il Lecce, come il Milan, ha confermato tutti i pregi e i difetti di questa stagione. Per un’ora i salentini hanno fatto al massimo quello che avevano preparato, ovvero soffrire un po’ il palleggio dei rossoneri ma con la capacità di essere efficaci in ripartenza. Nelle due occasioni dei gol di Krstovic il ribaltamento di fronte a due tocchi, con movimenti e inserimenti perfetti, hanno sublimato il contropiede ed evidenziato nuovamente tutti i problemi difensivi del Milan. Il Diavolo, allo stesso tempo, ha creato molto approcciando anche in maniera positiva il match, come dimostra il gol annullato dopo meno di un minuto a Gimenez, ma alla prima ripartenza ha subito gol con estrema facilità. Come sempre, ultimamente almeno.
Situazione che si è ripetuta anche nella ripresa, tra gol annullati e pali (di Krstovic nel primo tempo e di Gimenez nella ripresa), con il 2-0 di Krstovic arrivato in naturale scioltezza e con linee di passaggio tanto semplice quanto pulite e chiare. Dal fondo però il Milan ha saputo risalire e come nelle prime partite con Sergio Conceiçao in panchina questo è stato dovuto a un all-in tattico: dentro Joao Felix ed Abraham, poi Sottil una volta raddrizzata la sfida. Le sgasate di Leao sulla sinistra hanno iniziato ad avere effetto con l’affiorire della stanchezz dei giocatori del Lecce e al 68′ ha portato all’autogol di Gallo. La miccia che ha accesso l’orgoglio del Diavolo, sublimato poi dalla tecnica di Pulisic e dalla sua doppietta.
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LE PAGELLE
Krstovic 7,5 – Alla prima occasione utile scaglia un missile all’angolino dal limite dell’area, poi battaglia come sempre e a inizio ripresa firma il raddoppio con un movimento perfetto. Serata da incorniciare.
Falcone 6,5 – Soprattutto nel primo tempo aiuta il Lecce a conservare il vantaggio intervenendo dove e come ha potuto, con precisione e senso della posizione.
Helgason 6,5 – Se Krstovic è la freccia che fa sanguinare la difesa del Milan, l’islandese è l’arco che nell’ultimo o penultimo passaggio fa esattamente la mossa che deve fare per qualità e tempo di gioco.
Gallo 4,5 – Dopo un’ora abbondante in controllo, la sua deviazione sfortunata nella propria porta cambia totalmente il vento del match. Sul terzo gol del Milan invece si perde completamente il movimento di Pulisic.
Gimenez 5,5 – Un gol annullato e un palo dopo un’azione confusa ma caparbia. Nel mezzo tanti, troppi, errori tecnici che vanificano diverse ripartenze rossonere.
Hernandez 6 – La sfida di Lecce è in qualche modo lo specchio della sua stagione. Fa due-tre cose ottime, ma i due assist vengono cancellati dal fuorigioco dei compagni. In fase difensiva però è passivo come tutto il resto dei compagni.
Pulisic 7,5 – Prima a sinistra, poi a destra e un po’ al centro. Passa il match a cercare la posizione più giusta, ma è anche il più attivo sulla trequarti nel cercare di inventare qualcosa. Si prende il rigore con uno dei suoi inserimenti che realizza dimenticandosi Torino.
Leao 7 – Dopo il primo tempo passato a guardare gli altri entra con il piglio di chi vuole cambiare il volto della partita. A suo modo ci riesce una volta che la squadra ha toccato il fondo, accendendo con una fiammata il match che causa l’autorete di Gallo e firmando l’assist per il tris di Pulisic.
IL TABELLINO
LECCE-MILAN 2-3
Lecce (4-3-3): Falcone 6,5; Guilbert 6,5, Baschirotto 5, Jean 6, Gallo 4,5; Coulibaly 5,5 (38′ st Banda sv), Berisha 6 (10′ st Pierret 5,5), Helgason 6,5 (29′ st Ramadani 5,5); Pierotti 6 (29′ st Veiga 6), Krstovic 7,5, Tete Morente 6 (38′ st Rebic sv). A disp.: Fruchtl, Samooja, Gaspar, Rafia, N’Dri, Burnete, Karlsson, Tiago Gabriel, Kaba, Sala. All.: Giampaolo 6.
Milan (4-2-3-1): Sportiello 6; Walker 5 (29′ st Sottil 6), Thiaw 5,5, Gabbia 5,5, Hernandez 6; Musah 6 (29′ st Fofana 6), Bondo 5,5 (17′ st Joao Felix 6); Jimenez 5,5 (1′ st Leao 7), Reijnders 6,5, Pulisic 7,5; Gimenez 5,5 (17′ st Abraham 6). A disp.: Nava, Torriani, Jovic, Chukwueze, Tomori, Florenzi, Bartesaghi, Terracciano. All.: S. Conceiçao 5,5.
Arbitro: Doveri
Marcatori: 7′ Krstovic (L), 14′ st Krstovic (L), 23′ st aut. Gallo (L), 28′ st rig. Pulisic (M), 36′ st Pulisic (M)
Ammoniti: Berisha, Krstovic (L); all. Conceiçao, Abraham (M)
Espulsi: nessuno
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