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La parabola di Sanchez

Alexis Sanchez la scorsa estate era arrivato all’Inter circondato da tanto entusiasmo, ma anche da un certo scetticismo per la parentesi negativa al Manchester United.
Monica Tosolini

Alexis Sanchez la scorsa estate era arrivato all’Inter circondato da tanto entusiasmo, ma anche da un certo scetticismo per la parentesi negativa al Manchester United. La società – con Antonio Conte in prima fila – era convinta che il cileno potesse dire la sua in nerazzurra e tornare al top della forma, ma così non è stato. Solo 15 partite stagionali per Sanchez, per un totale di 596 minuti. Pochi, pochissimi per quello che doveva essere il terzo attaccante in rosa alle spalle di Romelu Lukaku e Lautaro Martinez, con un solo gol e tre assist a referto.

TANTI INFORTUNI – Anche quest’anno, come nelle passate stagioni, sono state tante le gare saltato per infortunio. 20 in un anno e mezzo con lo United, 34 complessive tra Barcellona e Arsenal. Sanchez non è riuscito a lasciare il segno all’Inter e la decisione sul suo futuro è già stata presa da Conte e dalla società: non verrà intavolata nessuna trattativa per la sua conferma. Troppo alto soprattutto l’ingaggio del giocatore, che al netto percepisce circa 11 milioni di euro (solo 5,5 pagati dall’Inter in questa stagione). Al termine dell’annata in nerazzurro, Sanchez tornerà allo United, ma salvo sorprese sarà solo di passaggio.

LA PARABOLA – Il Nino Maravilla esploso a Udine accanto a Totò Di Natale e confermatosi al Barcellona con Leo Messi & Co. e parzialmente all’Arsenal è un lontano, lontanissimo ricordo. Le stagioni in cui ha raggiunto la doppia cifra di gol in campionato (2010/11 con l’Udinese, 2011/12 e 2013/14 col Barcellona, 2014/15, 2015/16, 2016/17 con l’Arsenal) sono distanti. Proprio quest’ultima con l’Arsenal è stata quella in cui Sanchez ha raggiunto l’apice, con 24 gol e 11 assist in 38 gare di Premier League, prima del lento declino. Sempre coi Gunners, nella stagione successiva, poi nelle due allo United e ora all’Inter. Sanchez non è riuscito a reinventarsi, a rinascere in Serie A, dove era esploso, dove tutto era iniziato. Ora lo attende il ritorno allo United, poi non è da escludere un passaggio in MLS o nella SuperLeague cinese. A 31 anni (ne farà 32 il 19 dicembre), Sanchez potrebbe essere costretto a lasciare l’Europa per tornare a brillare. Per tornare il ​Nino Maravilla.

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