Nel primo anticipo della 25a giornata di Serie A, la Juventus batte 3-0 lo Spezia e consolida il terzo posto in classifica. Nel primo tempo giocano meglio i liguri, con i bianconeri che si svegliano solo nel finale (palo di Ronaldo). Nella ripresa Pirlo azzecca i cambi: dentro Morata e Bernardeschi che confezionano l’1-0 al 62′. Al 71′ Chiesa raddoppia e al 89′ Ronaldo fa tris e aggancia Pelé (767 gol). Al 96′ Szczesny para un rigore a Galabinov.
LA PARTITA
La Juve soffre un tempo, si fa imbrigliare da uno Spezia perfetto per un’ora di gioco, ma alla fine Pirlo azzecca i cambi dalla panchina e non c’è più storia. La sfida dell’Allianz ha confermato ancora una volta che c’è una Juve senza e una Juve con Morata: la prima è con poche idee e fa una dannata fatica a entrare in area, la seconda è ben più pericolosa con lo spagnolo bravo a far salire i compagni e a creare loro spazi. Il tecnico pesca proprio dalla risicatissima panchina i jolly che gli tolgono le castagne dal fuoco: lo spagnolo e Bernardeschi, infatti, fanno saltare il banco e condannato uno Spezia ancora una volta volenteroso e che oltre un’ora ha accarezzato l’idea di uscire indenne da Torino. Pirlo perde anche De Ligt nel riscaldamento: c’è Frabotta al suo posto nel 3-5-2. Nella prima mezzora a fare la gara è la squadra che non ti aspetti. Lo Spezia gioca come sa e la Juve rimane a guardare, sperando nelle ripartenze. Gioca davvero bene la squadra di Italiano, una perfetta orchestra diretta da un maestro che non a caso è già entrato nel mirino dei grandi club. Marchizza, al rientro dopo due giornate per la brutta botta alla testa rimediata a Firenze, è il più pericoloso: al 7′ calcia fuori da ottima posizione, alla mezzora il suo sinistro è deviato da Demiral sopra la traversa. Della Juve, che palesa l’ormai solita difficoltà a fare gioco e a entrare in area di rigore, nessuna traccia a parte un paio di conclusioni di Kulusevki (murato) e Chiesa (destro largo al 15′), prima del risveglio nell’ultimo quarto d’ora. I liguri, perfetti fino a quel momento, cominciano a sbagliare qualche passaggio in costruzione, così i padroni di casa prendono un po’ di coraggio. Chiesa impegna Provedel (37′), Erlic si immola al 39 su Kulusevski e il palo interno nega la gioia del 20° gol in campionato a Ronaldo (42′). La ripresa si apre con un retropassaggio da brividi di Vignali, con McKennie che intercetta ma a centro area il primo ad arrivare è Erlic. Anche l’inizio ripresa sembra sulla falsariga di quanto visto nella prima mezzora, fino alla doppia mossa vincente. Pirlo manda in campo Bernardeschi e Morata, che confezionano il gol che spezza l’equilibrio, con l’ex Atletico che anticipa Erlic e fa secco Provedel sul primo palo. Il guardalinee annulla in un primo momento per un fuorigioco dell’esterno, poi il Var corregge e rende giustizia (62′). Il gol subito fa crollare le certezze degli ospiti, che 9′ dopo subiscono il raddoppio: è ancora di Bernardeschi l’assist per Chiesa che, dopo la ribattuta di Provedel, lo fa secco sulla respinta. Il numero 1 spezzino vola su una punizione di Ronaldo (78′), ma nulla puà all’89 sul portoghese, che scrive un’altra pagina della sua leggenda: 767 gol in carriera come Pelé e 20° centro in campionato. La Juve torna a soffiare sul collo di Milan e Inter, per lo Spezia tanti applausi per gioco e atteggiamento.
LE PAGELLE
Bernardeschi 7,5 – Finalmente una gara convincente dell’esterno, che entra al posto di Frabotta e spacca in due la partita. Pronti e via e serve l’assist a Morata, poi si ripete sul raddoppio di Chiesa. Un calciatore così torna utile anche a Mancini in ottica Nazionale.
Morata 7 – Non segnava dal 19 dicembre scorso e oggi si sblocca al primo tentativo. Con lui in campo la Juve migliora nel gioco e ne beneficia anche Ronaldo. Arma in più nella rincorsa scudetto.
Ronaldo 6,5 – Nel primo tempo un lampo e un palo. Troppo poco per festeggiaare le 600 gare di campionato. Provedel gli nega nella ripresa il gol su punizione e nel finale trova il tris: sono 767 come il mitico Pelé.
Marchizza 6,5 – Bella prova del terzino, al rientro dopo la brutta botta alla testa rimediata a Firenze. Alla fine è il più pericoloso dei suoi anche se non è il suo mestiere. Un nome da segnarsi sul taccuino.
Gyasi 6,5 – Reduce dalla doppietta col Parma, conferma il suo buon stato di salute. E’ l’ultimo ad arrendersi e si procura il rigore sbagliato da Galabinov.
Galabinov 4,5 – Nzola gli ha ormai tolto il posto da titolare e il bulgaro entra in campo con il piglio sbagliato. Lento e macchinoso, calcia male anche il rigore che avrebbe regalato ai suoi il gol della bandiera.
IL TABELLINO JUVENTUS-SPEZIA 3-0
Juventus (3-5-2): Szczesny 6,5; Danilo 6,5, Demiral 6, Alex Sandro 6; Chiesa 6,5 (27′ st Ramsey 6), Bentancur 6, Rabiot 6, McKennie 6 (16′ st Morata 7), Frabotta 5 (16′ st Bernardeschi 7,5); Kulusevski 6 (43′ st Di Pardo sv), Ronaldo 6,5. A disp.: Pinsoglio, Buffon, Dragusin, Fagioli, Peeters, Ake. All.: Pirlo 6,5
Spezia (4-3-3): Provedel 6; Vignali 5, Terzi 6,5, Erlic 6,5, Marchizza 6,5 (41′ st Bastoni sv); Estevez 6, Leo Sena 6 (40′ st Agoume sv), Maggiore 5,5 (27′ st Acampora 5,5); Gyasi 6,5, Nzola 6 (27′ st Galabinov 4,5), Farias 5,5 (28′ st Verde 5,5). A disp.: Zoet, Ismajli, Chabot, Ferrer, Ricci, Agudelo, Piccoli. All.: Italiano 6
Arbitro: Sacchi
Marcatori: 17′ st Morata (J), 26′ st Chiesa (J), 44′ st Ronaldo (J)
Ammoniti: Frabotta (J) Espulsi: –
Note: Al 96′ Szczesny para un rigore a Galabinov