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Juventus-Napoli 1-1

Finisce 1-1 il posticipo della 20.a giornata di Serie A tra Juventus e Napoli.
Monica Tosolini

Finisce 1-1 il posticipo della 20.a giornata di Serie A tra Juventus e Napoli. All’Allianz Stadium, dopo i dubbi degli ultimi giorni sulla disputabilità della partita, il Napoli è sceso in campo con i tre giocatori “isolati” dall’Asl, trovando il vantaggio al 23′ con Mertens dopo un quarto d’ora di furia bianconera. La Juventus è riuscita a raddrizzare il match solo a inizio ripresa con Chiesa al 54′, restando a -5 in classifica dagli azzurri.

LA PARTITA

Non il palcoscenico che questa partita avrebbe meritato, probabilmente nemmeno lo spettacolo dentro e fuori dal campo. Juventus e Napoli si sono sfidate in un Allianz Stadium semivuoto e dopo giorni di incertezza, portata avanti fino all’ultimo, sul fatto che la stessa partita si potesse disputare. L’1-1 finale muove la classifica di entrambe, ma di fatto serve a poco tanto ad Allegri quanto a Spalletti, positivo e sostituito in panchina da Domenichini. La sorpresa semmai è stata vedere in campo i tre giocatori “isolati” dall’Asl2 di Napoli. Decisione, quella partenopea, che non passerà senza conseguenze. Il campo, invece, ha mostrato due squadre non in piena coscienza di sé per svariati motivi. La Juventus di Allegri ha provato ad approfittare della formazione rimaneggiata del Napoli fin dai primi minuti, aggredendo l’avversario per il primo quarto d’ora di gioco senza lasciargli il tempo di prendere le misure nella formazione inedita. Con Chiesa prima, McKennie e Rabiot poi sono state tre le occasioni bianconere per sbloccare subito il match, senza riuscirci. Confermato così il trend denunciato da Allegri della poca concretezza negli ultimi metri. Il Napoli lasciata passare la tempesta senza contare troppi danni, si è riorganizzato grazie al palleggio e a un atteggiamento remissivo dell’avversario. Per scelta, perché dopo la prima sfuriata la Juventus si è rintanata davanti alla propria area di rigore lasciando il gioco tra i piedi del Napoli. Una tattica per attirare l’avversario a sé e scoccare velocemente le ripartenze di Chiesa, Cuadrado e McKennie. Scelta che ha spaccato in due la partita, facendo saltare completamente la parte centrale del campo e risultando in una partita di continui ribaltamenti di fronte: 22 tiri in totale nel solo primo tempo, equamente divisi, ma solo tre nello specchio. Uno di questi al 23′ è stato quello vincente di Mertens, lucido e fortunato nel diagonale vincente deviato da Szczesny. Prima dell’intervallo il portiere polacco si è poi dovuto superare sul connazionale Zielinski. Nella ripresa il Napoli ha perso campo nei confronti della Juventus, ma la squadra azzurra è riuscita a non soccombere nonostante l’emergenza. Il pareggio del resto è arrivato già al 54′ con un diagonale di Chiesa deviato da Lobotka dopo la giocata di McKennie sulla destra. Da lì in poi è stato lo stesso Chiesa a provarci più di tutti per la Juventus, ma scontrandosi con Ospina e la difesa del Napoli. Portiere colombiano che ha detto di no anche a Dybala nel finale per un 1-1 che serve a poco per entrambe le formazioni, ma sicuramente soddisfa di più il Napoli.

LE PAGELLE

Morata 5 – Dopo le voci di mercato e le parole di Allegri, lo spagnolo sfodera una prestazione con tutti i pregi e i difetti del repertorio. Tanto movimento, qualche bello smarcamento e poco cinismo.

Chiesa 7 – Ci prova in tutti i modi grazie ai suoi strappi e dopo un tempo a prendere le misure, con l’aiuto di Lobotka ha trovato il gol del pareggio. Le ripartenze passano tutte dalle sue galoppate, impegna Ospina in più occasioni.

McKennie 6,5 – Se Chiesa è la freccia che ha fatto male al Napoli, l’americano è l’arco. Sempre presente nelle azioni offensive della Juventus, spreca un gol importante a inizio partita ma resta nel vivo del gioco, fornendo anche un assist.

Mertens 7 – Trova il modo di infilare la porta di Szczesny con un diagonale preciso e deviato. Partita di sacrificio tra le maglie della difesa bianconera, ma con un paio di altre conclusioni pericolose.

Di Lorenzo 6,5 – Nel primo quarto d’ora d’assedio juventino lui è l’ultimo baluardo, quello che non molla. Per il resto solita partita di sostanza sulla destra.

Insigne 5,5 – Chiamato a una risposta sul campo dopo i fatti degli ultimi giorni e l’addio deciso per l’estate, il capitano del Napoli resta ai margini della manovra e della contesa. Solo un paio di conclusioni velleitarie dalla distanza.

IL TABELLINO JUVENTUS-NAPOLI 1-1

Juventus (4-3-3): Szczesny 6; Cuadrado 5,5, Rugani 6, De Ligt 6, Alex Sandro 5,5 (30′ st De Sciglio 6); McKennie 6,5, Locatelli 5,5, Rabiot 5,5 (21′ st Bentancur 6); Chiesa 7 (36′ st Kulusevski sv), Morata 5 (30′ st Kean 6), Bernardeschi 5,5 (21′ st Dybala 6). A disp.: Perin, Senko, Arthur. All.: Allegri 5,5.

Napoli (4-2-3-1): Ospina 6; Di Lorenzo 6,5, Rrahmani 6, Juan Jesus 6,5, Ghoulam 6; Demme 6, Lobotka 6,5 (47′ st Zanoli sv); Politano 6 (31′ st Elmas 6), Zielinski 6,5, Insigne 5,5; Mertens 7 (43′ st Petagna sv). A disp.: Marfella, Idasiak, Spedalieri, Costanzo, Vergara. All.: Domenichini

Arbitro: Sozza

Marcatori: 23′ Mertens (N), 9′ st Chiesa (J)

Ammoniti: Alex Sandro (J); Demme (N)

Espulsi: nessuno

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