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Inchiesta Prisma, subito un rinvio

Il primo atto dell'inchiesta Prisma ha portato a un sostanziale nulla di fatto visto che l'udienza preliminare è stata rinviata al prossimo 10 maggio per via delle valutazioni sulle richieste delle parti civili
Monica Tosolini

Il primo atto dell’inchiesta Prisma ha portato a un sostanziale nulla di fatto visto che l’udienza preliminare è stata rinviata al prossimo 10 maggio per via delle valutazioni sulle richieste delle parti civili che sono state depositate presso il tribunale di Torino. Tra un mese e mezzo il giudice per l’udienza preliminare dovrà valutare sia la richiesta delle parti civili che la richiesta di rinvio a giudizio del club e di altri 12 indagati (tra cui Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici) presentata dall’accusa.

La difesa della Juventus punterà invece sulla questione della competenza territoriale, verrà chiesto al Gup di pronunciarsi sullo spostamento del processo da Torino a Milano o Roma: tra i capi d’incolpazione c’è l’aggiotaggio in Borsa che ha sede a Milano mentre i server risiedono nella Capitale. Il Gup potrebbe rigettare la richiesta come accaduto alla Procura Generale presso la Corte di Cassazione oppure chiedere proprio a quest’ultima che poi dovrebbe riunirsi in camera di consiglio per decidere.

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