La Juve non sfonda a Firenze e complica i piani per la Champions. Nella 33.ma giornata di Serie A i bianconeri non vanno oltre l’1-1 con la Viola e restano nel mirino del Napoli. Al Franchi Vlahovic (29′) sblocca la gara con un cucchiaio dal dischetto (mano in area di Rabiot), poi nella ripresa Morata (46′) pareggia i conti con una perla a giro. La Juve sale a quota 66, la Fiorentina muove la classifica in chiave salvezza.
LA PARTITA
La Juve non brilla e torna da Firenze con un pari amaro. Amaro per la classifica e amaro per la prestazione. Al netto del gol di Morata, bravo a levare le castagne dal fuoco con un numero di sinistro, al Franchi la banda di Pirlo non riesce a sfondare, dando spesso l’impressione di non riuscire ad alzare il ritmo e di poter fare davvero male alla difesa viola. L’unico tiro nello specchio dei bianconeri, del resto, parla chiaro. E lascia poco spazio alle interpretazioni. Poco movimento, poche idee sulla trequarti, poca rapidità sulle seconda palle in mediana e poca cattiveria nei duelli. E’ questo, in sintesi, il bilancio della prova della Juve. Una Juve stanca mentalmente e fisicamente. Che ora rischia di affrontare un finale di campionato col peso della lotta per un posto in Champions nella gambe e nella testa. Discorso diverso invece per la Fiorentina. Contro la Juve la squadra di Iachini gioca un buon match. A tratti mostrando anche un bel calcio. Merito soprattutto di un centrocampo e di una difesa rocciosi, di un Ribery ispirato e di un Vlahovic in palla. Elementi cruciali per continuare a incassare punti in chiave salvezza ed evitare isterie nelle prossime giornate sempre con un occhio attento alla classifica.
Disposte a specchio, al Franchi Fiorentina e Juve iniziano col freno a mano tirato. Con Chiellini, De Ligt e Bonucci a protezione di Szczesny e il tandem Dybala-CR7 a guidare la fase offensiva è la squadra di Pirlo a prendere in mano il match sugli esterni con Alex Sandro e Cuadrado. Accerchiamento a cui la Viola risponde serrando le linee in mediana con Amrabat, Pulgar e Castrovilli e tenendo bassi Venuti e Igor per raddoppiare e contenere la pressione bianconera. A ritmo blando, l’avvio del match è equilibrato e si gioca tutto in mediana. Il primo squillo arriva da un cross di Alex Sandro, poi tocca a Cuadrado testare i riflessi di Dragowski. Occasioni che però non scalfiscono la Viola. Anzi. Dopo un quarto d’ora al trotto, la squadra di Iachini guadagna metri appoggiandosi a Ribery e mandando in tilt la Juve con le ripartenze. Szczesny prima ferma Vlahovic dopo una bella imbucata in verticale, poi Alex Sandro libera di tacco in area dopo su un cross di Igor e Milenkovic impegna ancora il numero uno bianconero dal limite. Episodi che smascherano la fragilità della Juve in fase di non possesso e cambiano il match. Un tiro di Pulgar deviato da Bonucci si stampa sul palo, poi Rabiot tocca di mano in area e Vlahovic sblocca la gara dal dischetto con un cucchiaio irriverente dopo l’intervento del Var. Gol che concretizza il maggior dinamismo della Fiorentina e punisce la poca cattiveria a centrocampo dei bianconeri e la scarsa iniziativa tra le linee. Senza uomini che attaccano la profondità, del resto, davanti la Juve fatica a costruire in maniera pericolosa e l’unico guizzo capita a fine primo tempo sul destro di Ramsey. Occasione che il gallese però spreca calciando a lato davanti a Dragowski.
La ripresa si apre con Pirlo che cambia faccia alla Juve: fuori Bonucci e Dybala, dentro Kulusevski e Morata. Scelte che danno subito una scossa alla Juve e alla gara. Partito perfettamente sul filo del fuorigioco, Morata pareggia i conti con un sinistro a giro perfetto che si infila all’incrocio. Rete che dà fiducia alla Juve e accende la partita. Con le squadre più lunghe, si aprono gli spazi e piovono occasioni. Da una parte Pulgar prima ci prova su punizione, poi spara dal limite ma Szczesny è attento. Dal’altra invece prima CR7 prova a piazzarla a giro ma calcia fuori, poi Chiellini non approfitta di un’uscita sbagliata di Dragowski. In pressione, la Juve spinge a destra con Cuadrado, ma non trova il varco giusto per far male. La Fiorentina invece si appoggia sempre a Vlahovic e alla qualità nello stretto di Ribery. Tema tattico che tiene il match in equilibrio e in bilico fino all’ultimo. Nel finale, infatti, c’è spazio ancora per altre giocate e occasioni. Dopo un’incursione di Bentancur, Amrabat chiude bene su Kulusevski. Poi Castrovilli ci prova da fuori, ma non sfonda. L’ultima chance buona per far saltare il banco ce l’ha sulla testa Ronaldo, ma il portoghese sbaglia tutto a due passi da Dragowski. Errore che chiude il match e lascia l’amaro in bocca alla Juve. Il pari a Firenze, infatti, è più utile alla Viola per continuare a rimanere a distanza dalla zona retrocessione. Per un posto in Champions, infatti, la banda di Pirlo dovrà lottare fino all’ultima giornata.
LE PAGELLE
Vlahovic 7: lotta e gioca di fino. Ingaggia un duello ad alta tensione con De Ligt e Chiellini e firma la gara con un cucchiaio dal dischetto. In campionato i gol sono 17
Amrabat-Pulgar 6,5: fanno legna in mediana dettando con attenzione i tempi del pressing e della manovra. Tanta sostanza e presenza fisica
Ribery 6,5: porta palla nello stretto con la solita classe alternando frenate e ripartenze da campione. Tante buone idee e giocate
Ramsey e Rabiot 5: molli, imprecisi e deconcentrati. Dalle loro parti la Juve soffre il dinamismo della Viola e la retroguardia bianconera va in affanno centralmente. Nel primo tempo un tocco di mano in area del francese regala il rigore alla Fiorentina, il gallese invece si mangia un gol
Ronaldo 5: si piazza a sinistra e prova a sfondare senza riuscire però mai a centrare lo specchio della porta. Tanto fumo e poco arrosto. Nel finale sbaglia un gol clamoroso di testa
Morata 6,5: entra e dà subito più verticalità e peso alla manovra bianconera. Pareggia con una magia di sinistro che si infila all’incrocio
IL TABELLINO
FIORENTINA-JUVE 1-1
Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres; Venuti (1′ st Martinez Quarta), Amrabat, Pulgar, Castrovilli (40′ st Eysseric), Igor (27′ st Biraghi); Ribery (27′ st Kouame), Vlahovic.
A disp.: Terracciano, Rosati, Olivera, Malcuit, Barreca, Montiel, Callejon. All.: Iachini
Juventus (3-5-2): Szczesny; De Ligt, Bonucci (1′ st Kulusevski), Chiellini; Cuadrado, Rabiot, Bentancur, Ramsey (25′ st McKennie), Alex Sandro; Dybala (1′ st Morata), Ronaldo.
A disp.: Buffon, Pinsoglio, Arthur, Danilo, Bernardeschi, Frabotta, Kulusevski, Correia. All.: Pirlo
Arbitro: Massa
Marcatori: 29′ rig. Vlahovic, Biraghi (F), 1′ st Morata (J)
Ammoniti: Igor , Caceres (F); De Ligt (J)
Espulsi: –
LE STATISTICHE
– Prima di Dusan Vlahovic l’ultimo giocatore a segnare almeno 17 gol in una stagione di Serie A prima di compiere i 22 anni era stato Mirko Vucinic nel 2004/05 con il Lecce.
– L’unico giocatore della Fiorentina ad aver raggiunto quota 17 gol stagionali in Serie A da più giovane di Dusan Vlahovic (21 anni, 87 giorni) è stato Giuseppe Virgili (20 a, 259 g) nel 1955/56.
– Dusan Vlahovic è a quota 17 gol in questo campionato, l’ultimo giocatore straniero della Fiorentina a fare meglio in una stagione in Serie A è stato Gabriel Batistuta (23 nel 1999/2000).
– Dusan Vlahovic è il giocatore più giovane (28/01/2000) dei top-5 campionati europei 2020/21 tra quelli che hanno segnato almeno cinque gol su rigore.
– La Fiorentina non restava imbattuta in due gare di fila contro la Juventus in Serie A dal 2010/11, quando pareggiò entrambe le sfide stagionali con Sinisa Mihajlovic alla guida.
– La Juventus ha vinto solo una delle ultime sei trasferte in Serie A (3N, 2P), senza mai tenere la porta inviolata nel parziale.
– Álvaro Morata è andato a segno dopo soli 31 secondi dal suo ingresso in campo, la rete più veloce per un subentrato in questo campionato.
– Álvaro Morata conta 18 partecipazioni nel torneo (nove gol, nove assist), ad una lunghezza dal suo record in una stagione nei top-5 campionati europei: 19 (15 gol, 4 assist) nel 2016/17 con il Real Madrid.
– Álvaro Morata (24 gol) è diventato il miglior marcatore spagnolo della Juventus in Serie A, superando Fernando Llorente (23).
– Juan Cuadrado è il primo difensore a fornire 10 assist in una stagione in Serie A da Pablo Armero nel 2011/12 (10).
– Álvaro Morata ha segnato il suo secondo gol al Franchi, in nessuno stadio ha segnato più gol in trasferta in Serie A.
– Il gol di Álvaro Morata è arrivato con l’unico tiro nello specchio della Juventus, che non ne ha mai realizzati di meno in una gara di questo campionato.
– Álvaro Morata ha collezionato la 250ª presenza nei top-5 campionati europei.
– Wojciech Szczesny ha collezionato la presenza numero 100 in Serie A con la Juventus.
150ª presenza in tutte le competizioni con la Juventus per Rodrigo Bentancur.