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Figc, Gravina: Il calcio non può fermarsi

Gabriele Gravina lancia un appello ai club di Serie A.
Monica Tosolini

Gabriele Gravina lancia un appello ai club di Serie A. Il presidente della Figc ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera: “Un mese a porte chiuse per il coronavirus? Non abbiamo ancora ricevuto alcuna indicazione, ma ci adegueremo nel rispetto dell’interesse generale, dobbiamo andare avanti seguendo le direttive del governo. È un’emergenza che si somma all’emergenza, valuteremo attentamente già oggi con il ministro Spadafora per capire come fare”.

“Il calcio è uno sport che alimenta passioni e interessi fuori dal normale e che qualche volta finisce vittima di se stesso, ma rappresenta una componente essenziale del Paese sia a livello sociale sia economico. Siamo stati seri nella discussione con il governo e non è vero che il calcio non ha a cuore la salute pubblica e gli interessi generali. Ho rinnovato l’invito all’unità e al senso di responsabilità, sia all’interno della Lega che all’esterno. Solo stando tutti insieme si risolvono i problemi e si cresce. È proprio con questo spirito che in estate avevamo chiesto di anticipare l’inizio della serie A di una o due settimane. Se la Lega ci avesse dato retta, non ci saremmo trovati in questa situazione”.

“Le parole di Zhang contro Dal Pino? Quello del presidente dell’Inter è un linguaggio che non mi appartiene, né lo condivido. Ognuno è responsabile di ciò che dice. Le proprie ragioni si fanno valere in una dialettica istituzionale corretta. Peraltro l’Inter sia in Lega che in Federazione è rappresentata da ottimi dirigenti (Marotta e Antonello, ndr). Le porte chiuse mortificano valori come la condivisione e la gioia dell’evento sportivo, ma il calcio non può più fermarsi. Dobbiamo andare avanti, rispettando le ordinanze. La salute è il bene primario, da difendere in tutti i modi. Il calcio ha mostrato maturità, attivando protocolli rigidi per controlli e quarantena, rinviando i campionati di Lega Pro e Dilettanti e garantendo la sicurezza per gli atleti. Abbiamo dato la massima collaborazione alle federazioni straniere nell’organizzazione delle partite delle nostre Nazionali”.

“Preoccupato per Euro 2020? Al momento non ci sono indicazioni che ci fanno pensare al rinvio. La Uefa segue con attenzione l’evolversi della situazione europea”. “Proveremo a giocare la finale di Coppa Italia a Roma, sarebbe uno straordinario messaggio di ripartenza”.

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