Sulla questione del taglio agli stipendi, prende posizione anche l’Aiac con il presidente Renzo Ulivieri che invita a non limitarsi a pensare ai calciatori ma di tenere in considerazione tutte le persone che gravitano nel calcio, “come anche istruttori, preparatori e collaboratori che hanno meri redditi da lavoro, anche al di sotto delle medie nazionali. Su questi stipendi non è ammissibile pensare ad alcuna riduzione. Per umanità. E per giustizia. Ora come ora si deve prima pensare a garantire loro”.
Per quanto riguarda gli allenatori in A, Ulivieri ricorda che anche per loro gli accordi con i club sono individuali e che comunque sono disponibili a fare la loro parte.
Il Corriere dello sport ricorda che in serie A, al momento, ci sono ben 34 tecnici sotto contratto tra i 20 club (effetto esoneri) per 59,45 milioni di stipendi netti all’anno, al netto delle rescissioni di Ancelotti e Di Francesco.
E’ chiaro che la forbice tra chi prende più e chi prende meno sia molto ampia. Per un Conte pagato 11 milioni ci sono un Di Biagio che si deve ‘accontentare’ di 150 mila euro, un Longo di 300 mila e un Gotti di 350 mila, tanto per fare degli esempi.