Nel lunch match della 26a giornata di Serie A, il Napoli perde 2-1 contro il Como e si presenterà alla sfida scudetto di sabato prossimo con un punto di ritardo dall’Inter, nuova capolista del campionato. Il pomeriggio al Sinigaglia comincia nel peggiore dei modi con l’incredibile autogol di Rrahmani: al 7′ il difensore kosovaro passa indietro una rimessa di Politano senza vedere la posizione di Meret che è fuori dallo specchio. Passano 10′ e Kempf ricambia il regalo con un controllo goffo che aziona Raspadori per l’1-1. I lariani crescono nella ripresa e trovano la giocata vincente con Diao al 77′, un diagonale che non lascia scampo a Meret. Per Conte solo tre punti nelle ultime quattro giornate.
LA PARTITA
Non c’era forse modo peggiore per presentarsi alla sfida con l’Inter per il Napoli, che arriva alla sfida scudetto con una brutta sconfitta per il morale e con soli 3 punti nelle ultime 4 giornate. Sia per Conte e Inzaghi il mese di febbraio è stato davvero complicato e avaro di punti, ma i nerazzurri hanno fatto un pochino meglio e sabato al Maradona avranno due risultati su tre (vittoria o pareggio) per mantenere la vetta. Di Lorenzo e compagni hanno giocato un ottimo primo tempo, nonostante l’erroraccio di Rrahmani, andando a prendere alto i lariali e non facendoli mai ragionare. Raspadori è andato ancora a segno e ha confermato di essere il più in forma in attacco, dove Lukaku è stato sì poco servito ma non è mai riuscito ad andare in profondità. Male, invece, nella ripresa, quando i padroni di casa hanno preso ritmo e metri di campo, mentre il Napoli non è quasi mai più riuscito a ripartire e riversarsi nell’area di rigore avversaria. Fabregas è stato bravissimo a ribaltare la squadra sottotono del primo tempo e nella ripresa ha dato scacco matto a Conte.
Fabregas ritrova Fadera dopo le due giornate di squalifica, ma si affida al terzetto Strefezza-Nico Paz-Diao per scardinare la difesa del Napoli. Dossena ko, i centrali sono Goldaniga e Kempf. Gli ospiti perdono Mazzocchi ma recuperano Spinazzola: è ancora 3-5-2, con il debutto di Billing a centrocampo per il diffidato Anguissa. In attacco ancora Raspadori al fianco di Lukaku. Conte ha preparato la partita con l’intenzione di andare a prendere alto il Como per sporcare la partenza dal basso, punto di forza dei lariani. Il piano rischia di complicarsi dopo soli 7′ a causa del clamoroso autogol di Rrahmani: rimessa laterale di Politano, il difensore kosovaro passa indietro senza vedere la posizione di Meret che è fuori dallo specchio e non riesce a recuperare. Un errore grave, ma che non condiziona Di Lorenzo e compagni, bravissimi nel recupero palla nella trequarti avversaria. Billing su punizione scalda le mani di Butez (13′), ma ci vuole un altro regalo a rimettere in equilibrio il match: Kempf sbaglia il controllo in modo goffo, Raspadori infila Butez con un perfetto rasoterra sul primo palo (17′). Per l’ex Sassuolo è il secondo gol di fila, il terzo in campionato. Il Como soffre la fisicità degli avversari, è sovrastato nelle palle alte e sbaglia troppi passaggi in impostazione: un altro errore di Valle in disimpegno aziona Raspadori, ma il passaggio per McTominay non è preciso. Il terzino spagnolo poi prova a impensierire Meret con un rasoterra debole e nel finale rischia ancora, facendosi soffiare il pallone da Politano. Per fortuna sua e del Como l’azione sfuma. Il Napoli è padrone del campo e l’1-1 del primo tempo gli sta davvero stretto.
Le due squadre tornano in campo senza cambi, ma a essere cambiato è l’atteggiamento del Como, che si fa più aggressivo e soprattutto fa girare molto meglio la palla. Il Napoli fatica e Conte lascia nella mischia il diffidato Anguissa e Simeone per Billing (positivo al debutto) e uno spento Lukaku. Gli azzurri, però, hanno solo una grandissima occasione, ma Butez è super sulla botta di McTominay (al 66′). Fabregas rischia il tutto per tutto, levando un centrocampista (Caqueret) per inserire una prima punta (Cutrone). Una mossa che dice tutto del credo calcistico del tecnico spagnolo, ma a sparigliare le carte è la solita coppia delle meraviglie: Nico Paz al 77′ vede il taglio di Diao, che fulmina Meret con un preciso diagonale. Terzo gol di fila per l’ex Betis, che segna sempre contro la grandi. Conte butta nella mischia anche Ngonge e Okafor per una squadra iper-offensiva ma è Rrhamani al 95′ a sfiorare il pareggio con un tiro fuori di poco. Sarebbe stato il riscatto per il kosovaro, ma ad esplodere di gioia è tutto il Sinigaglia per l’impresa dei suoi ragazzi.
IL TABELLINO
COMO-NAPOLI 2-1
Como (4-3-3): Butez; Smolcic, Goldaniga, Kempf, Valle; Da Cunha (36′ st Engelhardt), Perrone, Caqueret (27′ st Cutrone); Strefezza (46′ st Vojvoda), Nico Paz (46′ st Douvikas), Diao (36′ st Fadera). A disp.: Vigorito, Reina, Iovine, Jack, Moreno, Ikoné, Braunoder. All.: Fabregas
Napoli (3-5-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano (34′ st Ngonge), Billing (17′ st Anguissa), Lobotka (39′ st Okafor), McTominay, Spinazzola; Raspadori, Lukaku (17′ st Simeone). A disp.: Contini, Scuffet, Rafa Marin, Juan Jesus, Olivera, Gilmour, Hasa. All.: Conte
Arbitro: Manganiello
Marcatori: 7′ aut. Rrahmani (C), 17′ Raspadori (N), 32′ st Diao (C)
Ammoniti: Nico Paz (C), Di Lorenzo (N), McTominay (N), Simeone (N)
Espulsi:
Note: al 14′ st Fabregas (C) per proteste
(sportmediaset.it)