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Caso tamponi: la Procura chiede multa e stop per Lotito

È il giorno della verità in casa Lazio.
Monica Tosolini

È il giorno della verità in casa Lazio. È cominciata oggi, infatti, l’udienza di fronte al Tribunale federale per il caso tamponi: la Procura Figc, secondo quanto apprende l’Ansa, ha chiesto l’inibizione di 13 mesi e 10 giorni per il presidente Claudio Lotito e di 16 mesi per i medici sociali Ivo Pulcini e Fabio Rodia. Scongiurata invece l’ipotesi penalizzazione in classifica per il club: l’accusa ha chiesto 200 mila euro di multa.

L’impianto accusatorio si basa sul mancato rispetto dei protocolli anti-Covid e in particolare sulla mancata comunicazione alle Asl competenti e messa in isolamento di giocatori positivi. La Lazio, Lotito, Pulcini e Rodia erano stati deferiti per non aver reso nota alle autorità competenti la positività ai tamponi Uefa di 8 giocatori in occasione delle sfide di Champions col Bruges (28 ottobre 2020) e con lo Zenit San Pietroburgo (4 novembre 2020), per la mancata comunicazione alle Asl e messa in isolamento di altri 3 giocatori positivi ai tamponi Uefa (Immobile, Leiva e Strakosha) prima della partita contro il Torino (1 novembre) e per l’inserimento in distinta di un giocatore positivo (Djavan Anderson) nella gara con la Juventus (8 novembre 2020). Il club granata aveva chiesto di costituirsi come parte civile, ma tale richiesta – come riferito dall’Ansa – non è stata ritenuta ammissibile dal Tribunale federale e la società non potrà prendere parte al dibattimento.

L’udienza sarà ora volta a chiarire se, sulla base dei protocolli, la società avesse l’obbligo di trasmettere alla Asl gli esiti dei tamponi o se a doverlo fare, come sostiene la difesa, fosse il laboratorio che aveva eseguito i test. Con la richiesta della Procura prende corpo uno scenario che riguarda il futuro di Lotito. Se venisse confermata l’inibizione di 13 mesi per il numero uno del club, la squalifica andrebbe sommata a quella di due mesi comminatagli nel 2012 per operazioni di mercato irregolari: raggiungendo un totale di 12 mesi di squalifica negli ultimi 10 anni (in questo caso sarebbero 15), scatterebbe il decadimento dal ruolo di consigliere federale in quota Serie A. La difesa della Lazio punterà però sulla scissione delle responsabilità, sostenendo che il presidente abbia delegato interamente le sue funzioni allo staff medico in materia sanitaria. In ogni caso al verdetto di primo grado del tribunale federale seguirà sicuramente quello di secondo grado presso la Corte sportiva d’Appello e quello di terzo grado presso il Collegio di Garanzia del Coni.

LEGALE LAZIO: “RICHIESTE PROCURA ESAGERATE” “Sono molto esagerate le richieste avanzate dalla procura della Figc”. Lo ha detto Gian Michele Gentile, avvocato della Lazio, commentando ai microfoni Rai le richieste della Procura di 13 mesi e 10 giorni di inibizione al presidente Claudio Lotito e di duecentomila euro di multa al club per la violazione dei protocolli Covid. “Sono richieste frutto di una visione completamente sbagliata dell’intera vicenda”, ha aggiunto.

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