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Caos tamponi alla Lazio: indagato il proprietario del laboratorio di Avellino

Falso, truffa ed epidemia colposa.
Monica Tosolini

Falso, truffa ed epidemia colposa. Sono le tre ipotesi di reato contestate a Massimiliano Taccone, presidente del CdA della società proprietaria del laboratorio di Avellino, dove sabato – contemporaneamente a Formello – la Guardia di finanza ha sequestrato tamponi e referti degli esami effettuati su giocatori e staff della Lazio.

Solo Taccone al momento è indagato dalla Procura della Repubblica di Avellino, che vuole fare chiarezza sul perché i risultati dei tamponi di Futura Diagnostica siano diversi da quelli di Synlab o Campus Biomedico: Immobile positivo ai tamponi Uefa prima di Bruges e fermato, poi negativo al doppio tampone del laboratorio di Avellino e quindi in campo contro il Torino; Immobile positivo il 3 novembre ai tamponi Uefa e leggermente positivo a quelli di Avellino; sempre Immobile, Strakosha e Leiva negativi ad Avellino ma positivi al Campus Biomedico di Roma e di conseguenza niente Juve.

Non solo: il Procuratore di Avellino Vincenzo D’Onofrio vuole capire il perché la Lazio si affidi al un centro clinico fuori dalla regione e come funziona il sistema tamponi (se fatti in sede e poi trasferiti in Irpinia, dove vengono processati…).

L’inchiesta della Procura di Avellino va avanti a stretto contratto con il lavoro della Procura Federale, che ascolterà il medico sociale della Lazio Ivo Pulcini. Gli ispettori Figc sospettano violazioni del protocollo, per la mancata comunicazione delle positività alla Asl e per il mancato isolamento di 10 giorni previsto in questi casi.

LE TAPPE DELLA VICENDA

26 ottobre La squadra viene sottoposta ai tamponi Uefa prima della sfida di Champions League con il Bruges

27 ottobre Alcuni calciatori, tra cui Immobile, Leiva e Strakhosha vengono trovati positivi.

30 ottobre Immobile e i due compagni risultano negativi al tampone molecolare di Diagnostica Futura di Avellino

31 ottobre Anche il secondo tampone dà esito negativo

1 novembre Immobile e Leiva entrano nel secondo tempo della gara con il Torino, mentre Strakhosha rimane in panchina

3 novembre I tre si allenano in gruppo ma non partono per la Russia: per la Uefa sono ancora positivi. La Procura federale apre un’inchiesta per scoprire eventuali violazioni del protocollo.

6 novembre Immobile, Leiva e Strakosha risultano negativi ad Avellino, ma positivi al test del Campus Biomedico di Roma.

7 novembre I tre calciatori lasciano Formello: per loro niente Juve. In serata blitz degli investigatori della Procura della Repubblica per acquisire elementi nel centro sportivo di Formello e nel laboratorio di analisi di Avellino ‘Futura Diagnostica’.

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