Home » Vanoli: “Udinese molto fisica, dovremo stare attenti sui calci da fermo”

Vanoli: “Udinese molto fisica, dovremo stare attenti sui calci da fermo”

Il tecnico del Torino ha sottolineato una caratteristica della squadra bianconera che potrà creare problemi ai suoi
Monica Tosolini

Paolo Vanoli, tecnico del Torino, ha parlato in conferenza stampa della trasferta in Friuli che chiuderà domani il 2024 granata. Torinogranata.it ha ripreso le sue parole:
Come arriva la squadra, soprattutto fisicamente, all’ultima partita dell’anno?
“Bene, abbiamo recuperato oggi Milinkovic e Njie. Milinkovic è stato fermo tutta la settimana perché ha avuto un piccolo problema all’addome, però oggi ha fatto allenamento con noi. Njie perché ieri ha avuto un trauma al ginocchio comunque oggi è riuscito a fare l’allenamento anche lui.  Tutti gli altri bene. Penso che la partita col Bologna abbia dimostrato che a livello fisico ci siamo. Sappiamo benissimo l’importanza della partita di domani perché sono punti veramente importanti quelli di queste due partite che chiudono il girone di ritorno e quindi abbiamo il focus concentrato sull’Udinese”.
Udinese sta vivendo una grande stagione, è reduce dalla vittoria con la Fiorentina ed è una delle sorprese di questa stagione. Quale sarà la vostra priorità contro una squadra di questo tipo?
“Hai detto bene, l’Udinese arriva da un risultato importante a Firenze, è una squadra molto fisica, è un po’ la loro cultura di questi anni trovare giocatori a livello strutturale e fisico molto importanti, quindi dovremmo stare attenti e la difficoltà sarà sui calci da fermo, soprattutto sui calci d’angolo, perché i loro giocatori superano quasi tutti l’1 e 90 eccetto Thauvin, che nelle ultime tre partite ha fatto tre gol, ed è un giocatore di qualità insieme a Lucca, che si sta confermando. Per me è una squadra completa, non è una sorpresa perché ha delle potenzialità ed è una squadra che sul piano fisico ci impegnerà molto”.
Siamo arrivati alla fine dell’anno, qual è il suo bilancio di questi primi mesi al Torino?
“Dobbiamo guardare avanti e costruire qualche cosa anche in prospettiva futura. E’ iniziato un nuovo ciclo, come abbiamo detto nella prima parte con risultati positivi e poi meno positivi, ma stiamo trovando un equilibrio, stiamo trovando un nuovo concetto di calcio. Sapevamo che potevamo trovare delle difficoltà, non così tante, ma sono capitate, purtroppo, in questo percorso. Come ho sempre detto, gli obiettivi nei percorsi cambiano e bisogna essere adesso focalizzati ad arrivare il prima possibile a ottenere questi punti importanti per noi”.
Ilic con compiti di supporto alle punte potrebbe aiutare ad avere maggiori soluzioni offensive mantenendo comunque equilibrio in mezzo al campo?
“Penso che Ilic abbia le qualità per aiutarci in fase offensiva nel ruolo che sta facendo adesso. Questo è il suo ruolo ideale e si può esprimere molto bene in quel ruolo. Abbiamo tanti giocatori con delle qualità importanti, come Vlasic, che possono saltare l’uomo e mettere anche l’ultima palla però oggi non possiamo soffermarci solo sulle questioni qualitative perché adesso ci vuole anima, ci vuole forza per uscire da queste situazioni. Le qualità bisogna lasciarle aperte e bisogna sapere, come ho sempre detto, che davanti va messo il Toro e la squadra: questa è la cosa più importante. Poi le qualità ognuno di noi le ha e le deve esprimere”.
L’Udinese ha giocatori forti e rapidi i quinti dovranno dare un maggiore supporto difensivo rispetto al solito?
“Come dico sempre ai quinti, per fare bene la fase difensiva bisogna saper attaccare. Se tu attacchi di più anche i loro quinti ti devono seguire di più. Però allo stesso tempo quando dobbiamo fare la fase difensiva bassa devono sapere affrontare l’uno contro uno e dobbiamo diventare forti anche sotto questo aspetto. Su questo, secondo me, stiamo migliorando sicuramente. Ciò che voglio a volte è che i quinti attacchino di più e di conseguenza costringano anche gli altri a fare maggiormente la fase difensiva: è questo ciò che sto cercando”.

Come sta Walukiewicz?
“Ha avuto una crisi respiratoria contro il Bologna, lo valuteremo e spero di recuperarlo per la prossima”

Quanto è importante domani da 1 a 10?
“11. Mi avete un po’ riso in faccia quanto dicevo che i punti salvezza erano la priorità, ma vuol dire che non sono uno stupido. In queste due partite, prima a Udine su un campo difficile contro una squadra complicata e lo ha dimostrato, ci sono punti importanti come a Empoli”

Come stanno gli attaccanti?
“Non c’è chi fa meglio quando entra oppure no, tutti devono dare di più anche in zona realizzativa. Non è vero che non si tira in porta, ma bisogna arrivarci con cattiveria: con il Bologna abbiamo avuto grande occasione con Karamoh, abbiamo avuto potenziali occasioni come quella di Sanabria che non è stato reattivo nel pressing…Lì dobbiamo cercare la differenza, siamo una squadra che ha dimostrato di avere giocatori che possono entrare subito in partita e altri che hanno bisogno di più tempo. Anche sui piazzati, chi tira e chi salta, deve avere la convinzione di fare gol”

Quale giocatore ruberebbe all’Udinese?
“Nessuno. Assolutamente”

Siete costretti a cambiare di nuovo in difesa: come disegnerà il reparto?
“Tra squalifiche e infortuni ce ne sono capitate un po’…Chi va in campo, deve dare il 110%. Non puoi andare sotto con il Bologna per un errore del genere, tiriamoci su le maniche e andiamo avanti”

Su quali tasti ha battuto in spogliatoio?
“Ho fatto vedere il percorso ai ragazzi: ho fatto vedere i dati delle prime 7 gare e delle ultime 10, se ci nascondiamo vuol dire che stiamo sbagliando. Ho imparato che quando metti davanti alla realtà, capisce e non sono chiacchiere. Il primo obiettivo era raggiungere i punti salvezza, è tutto chiaro. E dobbiamo dimostrare sul campo”

Terminato di rispondere alle domande Vanoli ha voluto aggiungere un pensiero:
“Vorrei dire una cosa, la società ha chiesto e ottenuto dalla Lega di giocare domani con il lutto al braccio in memoria di Gian Paolo Ormezzano. Io non l’ho conosciuto e questo mi dispiace perché non ho avuto modo di conoscere una persona così innamorata e tifosa del Torino. E’ un grande dispiacere però grazie a Piero (Venera il responsabile della comunicazione, ndr), che è un po’ il mio riferimento per la storia granata, mi ha raccontato di quanto Ormezzano volesse bene al Torino quindi volevo unirmi  alle condoglianze del club alla famiglia e dire che appunto domani giocheremo con il lutto al braccio per onorare una persona così importante”

Articoli Correlati

©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia