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Tuttosport: Monza sfida la paura

Tuttosport smentisce le voci sulla panchina in bilico a Monza.
Monica Tosolini

Tuttosport smentisce le voci sulla panchina in bilico a Monza. La società non vede la partita con l’Udinese come l’ultima spiaggia per Stroppa. Però è vero che con due sconfitte in altrettante partite la situazione si sia fatta pesante. “L’unico rimedio, fa trapelare la società, è lavoro, lavoro, e ancora lavoro. Che alla fine paga sempre. Quel che più preoccupa la tifoseria però, è l’atteggiamento della squadra. Per carità, di fronte a un Napoli in versione scudetto, ci sta perdere anche in maniera larga. Ma c’è modo e modo. E il Monza ha scelto quello peggiore, consegnandosi agli avversari, con una pericolosità quasi nulla nell’arco dei 90’, mostrando una carica agonistica bassissima che invece deve essere sempre la cifra di una squadra che deve salvarsi, con la quale compensare i propri limiti tecnici rispetto ad avversari più quotati. E invece il Monza ha fatto solo la figura dello sparring-partner passato al Maradona per fare grande il Napoli. Manca insomma quella sana mentalità da provinciale con cui si sono costruite grandi salvezze. Il sontuoso mercato di Galliani (13 acquisti) forse ha creato qualche illusione di troppo, s’è volato troppo alto, quando il primo traguardo di una debuttante dev’essere sempre e solo il mantenimento della categoria. Poi, dovesse arrivare qualcosa di più, tanto meglio. Ma non è semplice. Perché questo nuovo Monza in versione Serie A, nonostante i tanti e qualificati innesti, per ora pare stretto parente di quello che saltuariamente in B si concedeva ampie pause e che quasi mai ha avuto grande furore agonistico. Nel 2021/22, in fin dei conti il Monza ha giocato veramente da Serie A soltanto nei playoff, stradominati con 4 vittorie. Ma in campionato aveva chiuso al 4° posto, passando solo 2 giornate in zona A diretta. Già allora era una squadra che non giocava su alti ritmi ma contava su una tecnica superiore (per la B) per vincere. E ora quel difetto sembra estendersi anche ai nuovi. Sembra, perché bisogna dare il tempo a Stroppa di lavorare all’assemblaggio, non si crea una squadra dall’oggi al domani. Anche se certe scelte fanno discutere. In porta, non si è sbagliato a confermare Di Gregorio , forse il primo eroe della promozione, dotato di mezzi enormi. Ma al Maradona, sul 2° gol, s’è visto quel che gli manca, l’esperienza di giocare in un grande stadio (ma il Cragno visto in pre-campionato offre ampie garanzie, è ancora il portiere che ha raggiunto l’azzurro). Sull’attacco, poco da dire: giusto puntare su Caprari-Petagna ma servirà tempo per farne una coppia affiatata. La difesa dovrà scontare l’infortunio di Andrea Ranocchia ma se ha fatto acqua da tutte le parti è perché davanti aveva una mediana al limite dell’inconsistenza. E’ questo il reparto dove Stroppa dovrà operare di più, con l’incognita delle condizioni fisiche di Pessina e Sensi . Ma si aspetta il via libera dalla Juve per Nicolò Rovella : il 14° acquisto potrebbe essere proprio quel che ora manca. E il Monza ha chiamato il Modena per l’interessante Azzi (però vicinissimo allo Spezia): porterebbe grande dinamismo”.

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