Mister Luciano Spalletti ha analizzato i temi di Napoli-Udinese in conferenza stampa. Le sue parole sono state riprese da napolimagazine.com:
– Mentalmente cos’è cambiato nel Napoli? “Non cambia molto, al di la’ di cio’ che gira attorno a noi. Dobbiamo tener chiaro il nostro obiettivo giornaliero e settimanale. La gara con l’Empoli delle difficolta’ le ha create, ma abbiamo vinto meritatamente. L’Empoli e’ bravo a fare calcio. Se viene fuori un pari dalle altre gare ci fa piacere, ma non e’ quello il nostro obiettivo. Di tutto il resto, degli episodi, ci deve interessare fino a un certo punto. Dobbiamo pensare alla nostra strada da percorrere. Mancano 72 punti da qui alla fine. E’ presto per dire che un episodio puo’ risultare decisivo. Conta allenarsi bene qui e ora“.
– Napoli-Udinese, quali sono i rischi del match? Secondo Sottil per il Napoli cambia poco con o senza Kvaratskhelia… “Ho allenato Sottil, sapevo che sarebbe diventato un allenatore forte perche’ aveva gia’ una visione su tutto quello che si diceva. Questa e’ una partita difficile, non e’ una partita trappola. E’ difficile e basta. L’Udinese ha vinto con Fiorentina e Roma, hanno pareggiato con la Lazio, hanno vinto a Monza e Verona. I miei calciatori sanno che non sara’ una partita facile“.
– Come si fa a chiudere in bellezza? “Abbiamo valutato l’Udinese, quando ribaltano le azioni. Se pensiamo che sara’ la partita prima delle vacanze sarebbe un pensiero da dilettanti. Se invece pensiamo che e’ un match utile anche per dopo la sosta allora siamo professionisti”.
– Il rinnovo di Anguissa e’ un segnale forte del club… “Anguissa, quando e’ uscito dall’ufficio del direttore, ci siamo salutati. Gli ho chiesto se era contento oppure no. Mi ha detto che sara’ contento solo se vince la partita con l’Udinese. Questo mi fa piacere, anche se era contento per il contratto”.
– C’e’ un pericolo all’orizzonte? “No, per ora no. I pericoli vanno affrontati se verranno ma non a richiamarli. Bisogna attaccare tutto con il sorriso del nostro gioco. Mi sembra che stia tornando la Serie A, con molte squadre in lotta che vincono. Le piu’ titolate sono tutte davanti un’altra volta. Sara’ una guerra serrata. Come spuntarla? Ridendo ed andando ad alta velocita’, confermando quanto di buono fatto finora“.
– Napoli-Udinese puo’ essere la finale del primo scorcio di stagione? “Si, chiude il primo ciclo. Poi ce ne saranno altri due. Questo ci consentira’ di migliorare nel periodo della sosta. Sono convinto che questo tempo ci fara’ comodo. Poi ci sono troppe variante che non conosciamo. Sappiamo che abbiamo a disposizione del tempo da utilizzare bene. Insieme ai vertici del club abbiamo programmato nel miglior modo possibile. Se ci si atteggia nella maniera corretta si puo’ migliorare“.
– Kvara è ancora out? “Kvara sente ancora male. Abbiamo provato, ma come arriva a quel livello di tensione, velocita’ e pressione muscolare sente male e non sarà della partita. Questo ci dispiace, pero’ quello che e’ capitato in queste due partite dimostra che siamo una squadra e non un insieme di singoli. Vogliamo presto Kvara con noi, ma ci possiamo fidare anche degli altri. Tutti indicano Kvara come un talento mondiale, pensiamo a far bene con tutti“.
– Il potere logora chi non ce l’ha, lei cosa risponde? “L’arma piu’ importante è non temere nulla. Quando si gioca bene a pallone l’episodio ti puo’ andare contro, ma ripetendo le stesse cose poi le giocate vengono fuori, qui e ora. Tutto non si puo’ avere, ma accontentiamoci di quello che manca“.
– Il condominio e’ pieno di squadre, c’e’ anche l’Udinese? “Si, l’Udinese e’ un club che riesce a prendere i migliori calciatori che ci sono in giro per il mondo perche’ e’ una societa’ attenta. Giuntoli me lo disse gia’ ad inizio stagione”.
– 54 gol realizzati in queste prime 20 partite, è la migliore risposta a chi tente di creare polemiche? “Dobbiamo andare fuori dallo spogliatoio ed essere ripetitivi. Fin da quando abbiamo iniziato a giocare la prima amichevole dobbiamo essere quelli che pensiamo a fare gol, giocando nella meta’ campo avversaria. Alcune volte non ci si riesce. Sempre col proposito di tornare di là“.
– Sente l’entusiasmo del pubblico? “Si, il boato del Maradona in certi momenti della partita e’ come la borraccia che viene lanciata al ciclista nel momento difficile. E’ la vittoria dei tifosi, e’ un po’ quello che speravamo. Sono contentissimo di questo progetto. Non si vede?”.