Il nuovo mister del Genoa Andryi Shevchenko ha parlato oggi al canale ufficiale del Grifone per approfondire i temi della sfida con l’Udinese: “Abbiamo fatto un buon lavoro. La squadra piano piano comincia a capire di più la nostra cultura del lavoro. Io sono molto soddisfatto per come i ragazzi hanno approcciato questa settimana con la giusta mentalità”.
Riesce a recuperare infortunati? “Purtroppo non ci sono notizie positive. Mattia Destro adesso rientra, ma non può ancora allenarsi con la squadra, dovrà fare ancora un lavoro a parte. Però speriamo che per la prossima settimana piano piano iniziamo ad inserire lui in gruppo”.
Adesso ci saranno tre partite in otto giorni. Cambieraà qualcosa? “Dobbiamo valutare tutto. La prossima settimana abbiamo una partita difficile e poco tempo per recuperare. Sicuramente facciamo un po’ di turnover ma dobbiamo valutare dopo la partita le condizioni dei giocatori”.
Che strada bisogna percorrere per salvarsi? “L’unica che io conosca: lavorare, essere uniti e compatti. L’impronta che abbiamo provato a dare alla squadra per 82 minuti siamo riusciti a mantenerla. Purtroppo abbiamo concesso gol in contropiede e dopo è stato difficile recuperare. La squadra ci ha messo impegno, volontà e ci ha provato a stare unita e compatta durante la partita”.
L’Udinese ha il minor possesso palla della serie A. Come la affronterete? “E’ una squadra un po’ inglese. Una squadra che è molto diretta, con giocatori fisicamente molto forti. Sono molto pericolosi sui calci piazzati. E’ una squadra che non fa tanto possesso palla, fa poco giro palla e gioca molto in verticale”.
Tra le loro armi c’è Beto. Come si ferma? “E’ un giocatore molto potente, alto e che tiene molto la palla. Solo con il gioco di squadra. Un giocatore singolo può incidere sull’episodio però noi dobbiamo essere molto più decisivi”.
Il Genoa non vince da dieci gare: “Noi dobbiamo credere nel progetto, credere nelle nostre forze. Solo i messaggi positivi possono aiutare ad uscire da questo momento”.
L’Udinese è la squadra contro cui lei, da giocatore, ha vinto di più. Può essere un buon auspicio, questo? “Vorrei vincere tutte le partite da allenatore e continuare a vincere”.
