Nel posticipo della 27a giornata di Serie A, il Milan cade 2-1 a San Siro contro la Lazio, rimedia il terzo ko di fila e dice definitivamente addio alle speranze Champions League. I biancocelesti, invece, salgono al quarto postoin attesa di Juventus-Verona. Molto meglio gli ospiti nel primo tempo, che passano con un tap in di Zaccagni. Il Diavolo cresce nella ripresa, rimane in 10′ dal 68′ per un fallaccio di Pavlovic su Isaksen, Conceiçao si gioca il tutto per tutto inserendo anche Chukwueze che trova il pareggio con un colpo di testa all’85’. In pieno recupero Maignan stende Isaksen e Manganiello richiamato dal Var assegna il rigore che Pedro non sbaglia (98′).
LA PARTITA
La Lazio può continuare a sognare la Champions League, il Milan invece lascia stasera a San Siro ogni piccola speranza. I 100 minuti pazzi ed emozionanti della sfida del Meazza hanno acuito ancor più la crisi del Diavolo e ormai non ci sono più dubbi sul fatto che Sergio Conceiçao non sarà più l’allenatore rossonero. Di sicuro nella prossima stagione, a meno di ribaltoni anticipati. I tifosi, apertamente sul piede di guerra, sono entrati allo stadio solo al 15′ e hanno intonato ripetutamente cori contro la proprietà americana (“Cardinale devi vendere, vattene”) e a fine partita ci sono stati fischi per tutti. Ancora una volta Conceiçao sembrava aver rimesso la gara in carreggiata mandando in campo tanti uomini offensivi, ma del bel gioco davvero nessuna traccia per una squadra che viaggia solo sui nervi. Così il gol di Pedro è stato il giusto premio per una Lazio che ha giocato molto meglio nel primo tempo e che ha sofferto nella ripresa, rischiando la beffa in 10 contro 11.
Conceiçao rinuncia ai Fab Four, lasciando Joao Felix in panchina. Walker è recuperato, ma dall’inizio parte Jimenez. Ci sono Pulisic, Reijnders e Leao a supporto di Gimenez. Baroni deve rinunciare a Romagnoli (Gigot al suo posto) e in attacco conferma Tchaouna per l’infortuna Castellanos. Non è un inizio facile per il Milan e nel primo quarto d’ora c’è in campo solo la Lazio, che va alla conclusione per ben sei volte. Già al terzo Dia non sfrutta a dovere la splendida imbucata di Rovella e si fa ipnotizzare da Maignan. Passano tre minuti e il Diavolo rischia di farsi male da solo: grande azione sulla sinistra di Tavares, palla in mezzo, Maignan ci mette il piede, il pallone rimbalza su Pavlovic e termina a lato. Dopo un paio di conclusioni senza troppa convinzione di Isaksen, al 13′ Musah perde palla, Dia si invola ma l’americano recupera e rimedia. Proteste dei biancocelesti, ma il milanista sembra toccare con la punta il pallone, altrimenti sarebbe stato espulso. Il Milan prova a uscire dal torpore e al 19′ Provedel salva sul suo palo la conclusione di Reijnders. Quando il match sembra farsi più equilibrato, i biancocelesti lo sbloccano al 28′: Maignan respinge il diagonale di Marusic, ma arriva Zaccagni che anticipa Jimenez e in scivolata segna a porta vuota. Conceiçao prova a correre ai ripari e inserisce Joao Felix per Musah: il portoghese ha subito un’occasione ma colpisce male appena dentro l’area. In pieno recupero Zaccagni fa vicinissimo alla doppietta con un destro al volo che sfiora il palo. La prima frazione si chiude con un tiro di Pavlovic dalla distanza, bloccato a terra da Provedel. Si va al riposo con la Lazio meritatamente avanti e il Milan travolto dai fischi dei suoi tifosi.
Due cambi nell’intervallo, uno per parte: Walker per Jimenez e Lazzari per Marusic, uscito malconcio dopo una tacchettata involontaria di Theo. Il Milan cambia ritmo e mette alle corde la Lazio, ma ai rossoneri manca il guizzo vincente. Poi al 68′ Pavlovic falcia Isaksen da dietro e Manganiello gli mostra il cartellino rosso. Conceiçao corre ai ripari inserendo Thiaw, ma anche Chukwueze e poi Jovic per Gabbia. Quando i capitolini sembrano in controllo, arriva la giocata di Leao che sul secondo palo vede l’inserimento di Chukwueze, bravo di testa a battere Provedel. Il finale di gara è pazzesco con ribaltamenti di fronte da una parte e dall’altra fino all’episodio decisivo, quando Maignan stende Isaksen. Manganiello lascia proseguire, ma poi viene richiamato dal Var e assegna il rigore. Sul dischetto va l’esperto Pedro che spiazza il portiere francese e fa esplodere panchina e tifosi al seguito. La Lazio rimane aggrappata al treno Champions da cui scende un Milan sempre più nella bufera.
LE PAGELLE
Chukwueze 6,5 – Sbuca dal nulla sul secondo palo e di testa, non di certo la specialità della casa, trova l’inaspettato pareggio che però non basta a salvare il Milan.
Reijnders 6,5 – Comincia trequartista, poi passa nel centrocampo a due e finisce come unico centrocampista. Comunque sia il migliore dei suoi, l’unico che prova ad accendere la luce.
Gimenez 5 – La sua avventura in rossonero era cominciata bene, ma ora anche il messicano affonda nella mediocrità di questo Milan. Poco cercato, ma anche lui si muove male
Pavlovic 4 – C’è anche il suo zampino a inizio azione nel gol della Lazio, poi nel momento di massima spinta del Milan lascia i suoi in 10 per un intervento killer su Isaksen.
Guendouzi 7,5 – Un autentico gigante in mezzo al campo. Si piazza davanti ai suoi centrali e dalle sue parti non si passa proprio. Bravissimo.
Zaccagni 7 – Il tap in dell’1-0 è facile facile, ma sulla sinistra insieme a Nuno Tavares combina i disastri nella retroguardia del Milan
Nuno Tavares 7 – Quanto è bello vederlo spingere con la sua potenza e una cavalcata elegante. Macina chilometri e cross. Mezzo punto in meno per la mezza disattenzione su Chukwueze.
Dia 5,5 – Se la Lazio non sblocca prima il match la colpa è sua che si fa ipnotizzare da Maignan e poi quando si invola verso il portiere francese si fa recuperare da Musah.
IL TABELLINO
MILAN-LAZIO 1-2
Milan (4-2-3-1): Maignan 6; Jimenez 5 (1′ st Walker 5,5), Gabbia 6 (38′ st Jovic 6), Pavlovic 4, Theo 5; Musah 5 (37′ Joao Felix 5), Fofana 5,5 (25′ st Thiaw 6); Pulisic 5,5 (25′ st Chukwueze 6,5), Reijnders 6,5, Leao 6; Gimenez 5. A disp.: Sportiello, Torriani, Tomori, Bartesaghi, Bondo, Terracciano, Camarda, Abraham, Sottil. All.: Conceiçao 5
Lazio (4-2-3-1): Provedel 6,5; Marusic 6,5 (1′ st Lazzari 5,5), Gigot 6,5 (34′ st Patric 5,5), Gila 6,5, Nuno Tavares 7; Guendouzi 7,5, Rovella 6,5; Isaksen 7, Dia 5,5 (43′ st Noslin sv), Zaccagni 7 (34′ st Pedro 6,5); Tchaouna 5,5 (13′ st Vecino 6). A disp.: Mandas, Furlanetto, Belahyane, Provstgaard, Ibrahimovic. All.: Baroni 7
Arbitro: Manganiello
Marcatori: 28′ Zaccagni (L), 40′ st Chukwueze (M), 53′ st rig. Pedro (L=
Ammoniti: Gimenez (M), Leao (M)
Espulsi: al 23′ st Pavlovic (M) per un brutto fallo su Isaksen
Note: –
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