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Lazio-Zenit 3-1

La Lazio vede gli ottavi di finale di Champions League grazie alla vittoria contro lo Zenit San Pietroburgo: finisce 3-1 all'Olimpico.
Monica Tosolini

La Lazio vede gli ottavi di finale di Champions League grazie alla vittoria contro lo Zenit San Pietroburgo: finisce 3-1 all’Olimpico. Grande protagonista della serata Ciro Immobile con la doppietta personale: un bel tiro dal limite dell’area al 3′ e un rigore al 55′. Nel mezzo il raddoppio di Parolo (22′) e la rete della speranza dei russi firmata da Dzyuba (25′). Per gli uomini di Simone Inzaghi una bella prova di forza.

LA PARTITA

Ancora lui, sempre lui: Ciro Immobile. Abbattuto il Covid-19 e messe alle spalle tutte le polemiche annesse, il bomber è tornato a far quello che sa far meglio, segnare. Manna dal cielo per la Lazio che ha fatto fuori lo Zenit San Pietroburgo dalla Champions League e ha ipotecato la qualificazione agli ottavi di finali. Scarpa d’oro non per nulla, un giocatore in totale fiducia dopo aver zittito tutti a Crotone. Così è nato il gol al 3′ che ha messo la strada in discesa agli uomini di Inzaghi: spalle alla porta, girata in un fazzoletto e tiro secco all’incrocio opposto. Senza neanche guardare, semplicemente perfetto. Stilisticamente e non solo. Preludio a 25 minuti di totale dominio dei biancocelesti: buon palleggio a centrocampo con Parole e Leiva a dettare i giusti tempi con i guizzi davanti dei soliti Luis Alberto e Correa. Proprio da un’accelerazione del Tucumano nasce il raddoppio: palla a rimorchio per capitan Parolo e destro all’angolino. Tutto fin troppo facile con i russi non pervenuti fino al 25′. Una scintilla per gli ospiti è il gol di Dzyuba che ruba il tempo ad Acerbi e infila Reina. Un minuto di blackout per la Lazio che rischia subito dopo con Erokhin che calcia alto dal limite dell’area. Un’illusione perché la Lazio reagisce e non lascia più spazio agli avversari. Ottima prova per i biancocelesti che sfiorano più volte il tris, vedi lo scavetto di Luis Alberto tre minuti più tardi, il 28′. Dominio che diventa totale nella ripresa con Immobile bravo a chiuderla a suo modo. Astuto nel guadagnare il calcio di rigore, glaciale dal dischetto. Minuto 55. Titoli di coda che calano sul match con i biancocelesti bravissimi a controllare il match. Palla gestita con testa, un po’ di turnover per Inzaghi e grande mentalità. Prova da Champions e la Lazio ci sarà, a meno di catastrofi, anche agli ottavi. Sono quattro i punti di vantaggi sul Brugge, sconfitto a Dortmund, a due giornate dal termine del girone.

IL TABELLINO LAZIO-ZENIT 3-1

LAZIO (3-5-2): Reina 6; Patric 6 (15′ st Luiz Felipe 6), Hoedt 6,5, Acerbi 6,5; Lazzari 6 (23′ st Fares 6), Parolo 7 (15′ st Akpa Akpro 6,5), Leiva 7 (23′ st Cataldi 6), Luis Alberto 6,5, Marusic 7; Correa 6,5, Immobile 7,5 (35′ st Muriqi sv). A disp.: Strakosha, Furlanetto, Radu, Armini, Djavan Anderson, Pereira, Caicedo. All.: Simone Inzaghi.

ZENIT (3-5-2): Kerzhakov 6,5; Lovren 5, Rakitsky 6,5, Zhirkov 6 (28′ st Azmoun 5,5); Malcom 6, Kuzyaev 5,5, Barrios 5 (14′ st Driussi 6,5), Santos 6 (34′ Sutormin 6), Mostovoy 6,5 (14′ st Musaev 6); Erokhin 5,5 (28′ st Shamkin 5,5), Dzyuba 6,5. A disp.: Lunev, Vasyutin, Prokhin. All.: Sergej Semak.

Arbitro: Oliver

Marcatori: 3′ e 10′ st rig. Immobile (L), 22′ Parolo (L), 25′ Dzyuba (Z)

Ammoniti: Barrios, Lovren, Rakitsky (Z), Acerbi (L) Espulsi: –

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