La Gazzetta dello sport ha intervistato il giornalista e scrittore inglese Tim Parks, cittadino onorario di Verona e autore del libro “Questa pazza fede” in cui ha raccontato l’esperienza vissuta nella tifoseria dell’Hellas. Del Verona di oggi, dice: “Contro la Juve credo sia accaduto qualcosa di talmente incredibile da essere persino irreale. L’Hellas che vince contro la Juve è già un fatto raro, ma se ci mettiamo che a risolvere la sfida è stato un rigore assegnato a favore del Verona a pochi minuti dalla fine contro di “loro”…”
Un rigore che è stato dato grazie alla Var… “Pensi se non ci fosse! L’arbitro non se n’era accorto, e così staremmo a parlare di come, una volta di più, alla Juve sia andata liscia per un errore. Invece no, per fortuna adesso certi sbagli vengono eliminati dalla tecnologia. Anche se pure in questo senso ci sarebbe da ridire, e si è notato anche sabato sera”.
A cosa si riferisce? “Al gol annullato a Kumbulla. D’accordo, c’è fuorigioco, ma, forse, di mezzo gomito. Non trovo giusto che si cancelli una rete per un’inezia. È un danno per l’emozione del gioco”.
Resta la vittoria del Verona, che è 6° in classifica e intravede ambizioni europee. Lei come vive questa situazione? “Meglio che non ci pensi. Il problema è che il pallone stravolge la vita quotidiana. Organizzi tutto attorno a quello. L’attesa per la partita, la preparazione per la trasferta della domenica, o del sabato e di chissà quale altro giorno, ormai. È una dipendenza. Se la squadra va bene sei elettrizzato, se va male sei distrutto”.
Di Ivan Juric cosa la colpisce? “Mi piace questa sua espressione seria, il coraggio con cui porta avanti le proprie idee. Mi dicono che abbia letto “Guerra e Pace” e altri classici russi. Non male per un uomo di calcio”.
Com’è tifare Hellas? “Se sei del Verona sai che devi soffrire. Per questo bisogna godersi questo momento meraviglioso. Prima o dopo finirà, è inevitabile, ma intanto lasciate che me lo gusti”.