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Da Firenze una domanda a Fedriga: Perché scuole chiuse e stadi aperti?

A Firenze, e non solo, non si può non sottolineare quanto la situazione per il coronavirus sia stata malgestita in merito al calcio.
Monica Tosolini

A Firenze, e non solo, non si può non sottolineare quanto la situazione per il coronavirus sia stata malgestita in merito al calcio. Dario Baldi su fiorentinanews.com si rivolge al governatore della regione FVG, Massimiliano Fedriga, ponendo l’interrogativo che un po’ tutti si fanno: perchè chiudere le scuole e lasciare aperti gli stadi?

“La Fiorentina, a cinque giorni dalla partita, ancora non sa con chi giocherà, dove e se ci sarà il pubblico. L’ipotesi più plausibile sembrerebbe quella della traslazione del campionato ovvero che, domenica sera, i viola giocherebbero ad Udine ma ancora non v’è certezza. Certo è però, che se dovesse essere Udine la sede di gioco del prossimo turno, si giocherebbe a porte aperte.

Infatti, il Decreto Legge emesso il 1 Marzo, prevede le porte chiuse solo in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Per questo il pensiero va subito al Governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Il presidente leghista del Friuli, schierato da subito contro le Porte Chiuse si troverà probabilmente una partita con i tifosi nella sua regione.

Decisamente un controsenso pensando al fatto che, proprio lo stesso Fedriga, ha prorogato la chiusura delle Scuole e delle Università fino all’8 Marzo. Esattamente il probabile giorno di Udinese-Fiorentina. E quindi? Le scuole chiuse e gli stadi aperti? Nelle scuole si può prendere il Covid-19 e negli stadi no? Urge prendere decisioni tempestive ma anche con la testa perché qui i controsensi si sprecano”.

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