Udinese nel mirino di Ivan Juric che ieri si è presentato alla squadra con queste parole: “Dobbiamo imparare a conoscerci alla svelta, domenica c’è l’Udinese e dobbiamo portare a casa la vittoria. La miglior risposta a questo momento è dare il massimo in campo”.
Il Corriere dello sport spiega che la scelta della Roma di puntare su Juric ha sorpreso anche lo stesso allenatore: “La chiamata dei Friedkin in questo senso è stata una sorpresa anche per lui. Del resto nessuno ipotizzava fino a qualche ora prima l’esonero di De Rossi, né tantomeno che i proprietari scegliessero un allenatore dal curriculum non proprio internazionale e che come miglior piazzamento in Serie A ha il nono posto col Torino. Pioli è stato il primo nome contattato dalla dirigenza: chiamato la sera prima, l’ex Milan ha declinato perché in partenza per l’Arabia per firmare con l’Al-Nassr. Poi è arrivata l’idea Juric che ha preso strada con il passare delle ore grazie anche ai continui contatti di Giuseppe Riso con la società”. E mentre l’agente definiva il contratto, Juric attendeva in un albergo dell’Eur il via libera, arrivato dopo le 15.
Ed ecco il primo allenamento atletico e poi tattico, “lavorando su quel principio di gioco che aveva abbracciato anche De Rossi nelle ultime settimane, la difesa a tre che sfrutterà già con l’Udinese. Juric l’ha studiata dal vivo lunedì al Tardini contro il Parma. Quando si dice il caso”.
Ma come cambierà la Roma con Juric? Si partirà dalla difesa a tre, dogma del tecnico, che ama la difesa uomo contro uomo a tuttocampo.
Il quotidiano analizza anche centrocampo e attacco. In mediana, “Incuriosiscono soprattutto le scelte a centrocampo a due: solitamente Juric schiera una mezzala di sostanza e una dai piedi buoni. La sensazione è che all’esordio proporrà la coppia Cristante-Koné, con Pellegrini avanzato fra i trequartisti in coppia con uno tra Dybala e Soulé. In futuro potrebbe anche rilanciare Paredes, senza contare che il giovane Pisilli gli piace. Sarebbero serviti eccome due giocatori che la Roma ha lasciato andare: Bove e Kumbulla. Juric avrebbe voluto entrambi al Torino. Ma su questo non c’è possibilità di intervenire”.
In attacco “Per muovere il pallone invece Juric ama costruire il gioco sulle fasce, con giocatori che corrano avanti e indietro e sappiano innescare i tre attaccanti. Anzi i due trequartisti e la punta centrale, telaio al quale ha rinunciato malvolentieri nell’ultimo anno al Torino per favorire l’inserimento di Duvan Zapata. Già ma, dopo l’infortunio di Saelemaekers, chi tra gli esterni in un ipotetico 3-4-2-1 ha le caratteristiche per interpretare al meglio la doppia fase chiesta da Juric? A sinistra la rosa sembra comunque sufficientemente coperta con Angeliño ed El Shaarawy. Il buco enorme, che non è stato riempito dal mercato, è sulla fascia destra dove Celik non è il giocatore ideale per andare sul fondo a disegnare il cross. Tanto meno il saudita misterioso, Abdulhamid. Potrebbe andare lo stesso El Shaarawy ad aumentare il tasso di qualità, come per esempio ha fatto a Genova nell’ultima partita di De Rossi. Oppure Zalewski, se la società deciderà di reintegrarlo dopo la lettera inviata dal legale”.
Corsport: Juric già al lavoro, non c’è tempo da perdere
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