Il Corriere Fiorentino è andato indietro nel tempo per scoprire come è andata alla Fiorentina nei match giocati a porte chiuse. Le è accaduto di trovarsi in una situazione simile in quattro occasioni nella quali ha ottenuto tre vittorie e una sconfitta.
La prima volta è stato alla 25° giornata della stagione 1992/93: il 28 marzo a Verona la squadra viola, che in campo schierava anche il suo attuale tecnico Beppe Iachini, si impose per 2-1 con le reti di Batistuta e Di Mauro che recuperarono quella del Cagliari firmata da Cappioli. Allora le porte chiuse furono ordinate per una bomba carta lanciata contro i tifosi della Juventus. Campo neutro e porte chiuse il provvedimento in quella occasione.
Stesso provvedimento (campo neutro stavolta a Rimini) per Fiorentina-Ascoli 2-0 il 6 novembre 2005. Il provvedimento scattò in seguito al razzo lanciato dai tifosi bianconeri verso quelli della Sampdoria. I viola, con il lutto al braccio per la scomparsa di Valcareggi, quel giorno andarono in gol dopo 49′ con Ujfalusi e al 17′ della ripresa con Toni, allora il goleador della squadra. In panchina c’era Prandelli.
Nel 2007 la riforma dei tornelli l’11 febbraio fece disputare Fiorentina-Udinese 2-0 a porte chiuse, con i tifosi viola rimasti fuori dalla Fiesole ad esultare per le reti di Reginaldo e Pazzini.
Il 30 marzo 2013 l’unica sconfitta dei gigliati: contro il Cagliari, nella IS Arenas inagibile e quindi interdetta ai tifosi, vennero battuti 2-1. Quel successo dei sardi, firmato da una doppietta di Pinilla (inutile poi il gol di Cuadrado), frenò la corsa della squadra di Montella alla Champions.