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Chivu: “Udinese squadra che ruota molto, dovremo assumerci certi rischi”

Il tecnico del Parma alla vigilia della gara con l'Udinese
Monica Tosolini

Cristian Chivu alla vigilia della trasferta di Udine ha parlato del difficile impegno per i ducali in ‘Friuli’: “Dopo la partita contro il Bologna mi ha ha fatto piacere vedere i ragazzi sorridenti e felici, perché avevano capito l’importanza di quei tre punti ottenuti. Non dobbiamo mai dimenticare di esultare ma anche di essere felici mantenendo però il senso di umiltà e responsabilità, perché la strada è ancora lunga: mancano 12 partite e per noi sono 12 finali e bisogna fare il più possibile per uscire da questa zona di buio e di ombra, però quando si sta al buio bisogna cercare la luce che non arriva da sola. Bisogna piano piano capire le modalità per uscirne. Direi che una vittoria ti dà comunque un po’ più serenità e convinzione. Ci sono ancora tante cose da fare, ma quello che abbiamo chiesto contro il Bologna è stato fatto: c’è stata disponibilità e attenzione sia dal punto di vista tecnico che tattico e soprattutto dal punto di vista nervoso abbiamo gestito bene la partita. La strada è ancora lunga, noi dobbiamo cercare di dare alla squadra senso di responsabilità, capire i momenti e insegnargli a gestire un po’ la frustrazione, che è la cosa più difficile per tutti. Però il senso di umiltà, di responsabilità e la cultura del lavoro sono cose che non devono mancare. Da questo abbiamo già visto la reazione. La condizione della squadra? Sta bene e si è allenata bene. La vittoria contro il Bologna dal punto di vista del morale ci ha dato qualcosa in più. Ci ha dato probabilmente un po’ più di convinzione e fiducia ed è ovvio, quando si vince, si lavora con più serenità. Per quello che riguarda i recuperi, la settimana scorsa abbiamo avuto problemi con Vogliacco che da due giorni si allena con noi ed è a disposizione”.
Dal suo arrivo, “La mia prima settimana intera qui a Collecchio ho avuto lo stesso entusiasmo e senso di responsabilità che abbiamo avuto anche la settimana precedente cercando di capire al meglio la forza di questo gruppo, parlando tanto sia ai singoli che al gruppo, cercando di trasmette valori importanti sia in campo che fuori dal campo. Il lavoro sulla difesa? In base alle necessità e al modo di approcciare una partita, credo ci si debba adattare se schierare in difesa sempre la stessa coppia o alternare. Però tanti cambiamenti possono creare confusione, quindi cerchiamo di semplificare un po’ le cose e di dare la stessa identità, valori e principi per diventare una linea difensiva più compatta con le idee chiare su quello che si deve fare. Ma come ho sempre detto, bisogna trasmettere il concetto che si difende sempre in 11 e che tutti devono sentire questo senso di responsabilità”. 
Per quanto riguarda la squadra friulana, “L’Udinese è una delle squadre più fisiche del campionato, ultimamente cambiando anche modulo e modo di giocare nelle ultime quattro partite ha ottenuto tre vittorie e un pareggio, le ultime due gare casalinghe le hanno vinte. Tutte le partite in Serie A sono difficili e noi siamo pronti per affrontare e sistemare le problematiche che potremmo avere durante l’incontro. L’Udinese non gioca solo con palloni in verticale, ultimamente fanno spesso tante rotazioni e cambiano il modo di attaccare. Sono bravi anche a fare determinate rotazioni. Ecco, magari il punto fisso che loro offrono è sempre quello, il tridente se ci sarà, e mi riferisco a Thauvin, Sanchez e Lucca. È una squadra che ruota molto, gira tanto e noi dobbiamo mantenere il senso di responsabilità, di compattezza, lo spirito di sacrificio per fare un po’ tutto. Anche vincere con le seconde palle. Rispetto alla gara di andata, hanno cambiato modo e modulo di giocare, è una squadra che in questo momento è in fiducia, fa tante rotazioni e fa più palleggio per scegliere il momento giusto per verticalizzare. Sappiamo che sono forti e dentro l’area ha struttura e fisicità. Bisogna accettare a volte questo tipo di duelli e assumersi le responsabilità che servono per togliere quella che è la forza dell’avversario. A noi se giocano con il terzo portiere interessa solo per preparare la partita per dare certezze e sicurezze, ma non sono in grado di parlare del portiere dell’Udinese”.

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