Immediatamente dopo la capolista, l’Udinese si trova di fronte la squadra seconda in classifica, il Sassuolo. Altro impegno difficile per i bianconeri con la difesa, in questo momento nel mirino della critica, che dovrà riuscire a controllare quello che è l’attacco più prolifico del campionato, con 18 gol all’attivo. Manco a dirlo, la sfida si presenta difficile per i ragazzi di Gotti. Ma in casa Sassuolo, che opinione c’è dell’Udinese? Ce lo spiega Martino Cozzi di www.canalesassuolo.it
L’Udinese vista da Sassuolo, che avversario è? “L’Udinese è una squadra con un grande potenziale ma ha iniziato la stagione al di sotto delle proprie possibilità. Sono convinto che con il tempo la squadra bianconera troverà una sua quadra e potrà salvarsi tranquillamente. Rispetto l’anno scorso la rosa è migliorata, grazie anche agli innesti di Deolofeu e Pereyra, e venerdì sera sarà una sicuramente una bella partita”.
Cosa o chi è più temibile in questa squadra? “De Paul è sicuramente l’arma in più dei bianconeri, ma occhio anche alla voglia di far bene di Pereyra, alla velocità di Lasagna e all’ottimo periodo in fase realizzativa di Okaka”.
Qual è il punto di forza del Sassuolo? “Il punto di forza di questo Sassuolo è la sintonia che c’è tra i giocatori che scendono in campo. La filosofia di De Zerbi è ormai diventata pane quotidiano per i neroverdi e giorno dopo giorno l’interpretazione dei concetti del mister migliora esponenzialmente”.
Emergenza Covid: com’è la situazione al Sassuolo? C’è preoccupazione? “Attualmente i positivi sono Ricci, Haraslin, Djuricic e due membri dello staff. La notizia buona, però, è che Toljan è tornato a disposizione dopo l’ultimo tampone risultato negativo”.
Che campionato si può prevedere, nonostante tutte le incertezze che attanagliano la realtà quotidiana, per Sassuolo e Udinese? “L’emergenza Covid potrebbe essere il fattore più influente di questa stagione. Il Sassuolo con la vittoria di Napoli ha dimostrato di potersela giocare con chiunque anche senza i suoi giocatori più importanti. L’Udinese, invece, credo stia vivendo un processo di mutazione tattica e che questa nuova disposizione potrebbe giovare a molti interpreti. L’unico dubbio è la profondità della rosa bianconera: le riserve non faranno rimpiangere i titolari?”