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Crac Pordenone Calcio, l’ex patron Mauro Lovisa davanti al Gup

Hubert Londero

GUARDA IL VIDEO L’udienza preliminare per il fallimento del Pordenone Calcio è stata fissata per il 2 febbraio. Quel giorno, davanti al Gup Francesca Vortali comparirà l’ex patron della società neroverde Mauro Lovisa, che dovrà rispondere dell’accusa di bancarotta fraudolenta e documentale, oltre all’omesso versamento di ritenute e di contributi. L’avviso è stato notificato al difensore di Lovisa, l’avvocato Stefano Buonocore, nei giorni scorsi.
Il procedimento, a carico del solo Lovisa, riguarda il periodo tra il 2018 e il 2023, quando la società fu messa in liquidazione giudiziale, su istanza degli inquirenti. Le indagini della Procura pordenonese erano partite per un omesso versamento Iva di quasi 400mila euro nel 2019, per il quale l’imprenditore di Rauscedo è già finito sotto processo, e avevano messo in luce un grave dissesto finanziario. Al passivo, di quasi 18 milioni di euro, sono stati ammessi tra gli altri l’Agenzia delle Entrate e il Comune di Pordenone per la gestione del centro sportivo De Marchi.
In seguito del fallimento del Pordenone calcio, era stata messa in liquidazione controllata l’azienda agricola di famiglia di Lovisa, che produce barbatelle, poi finita all’incanto assieme alla sua villa di Rauscedo. Andato deserto a fine luglio il primo tentativo di vendita con un prezzo di partenza complessivo di oltre 7,8 milioni di euro, i due beni saranno messi nuovamente all’asta a novembre con un ribasso del 20%.

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