GUARDA IL VIDEO Per il questore di Udine, Domenico Farinacci, non ci sono dubbi: gli ultras dell’Udinese, insieme a quelli del Salisburgo, forti del gemellaggio che li unisce, hanno agito ieri pomeriggio con pervicacia ed ostinazione nei confronti dei tifosi del Venezia.
Le violenze sono il risultato di un’azione premeditata e studiata a tavolino. C’era, da parte degli ultras, il desiderio di vendicare le aggressioni subite dai supporter friulani il 30 ottobre scorso, a Venezia, nella partita di andata. E così è stato.
Pervicacia e ostinazione, appunto. Perché gli ultras non hanno sferrato l’attacco né fuori dallo stadio di Udine né in stazione, dove la partenza dei tifosi lagunari è avvenuta alle 18.15, né tanto meno alla fermata di Codroipo. La massiccia presenza di forze dell’ordine avrebbe vanificato ogni loro tentativo.
Hanno agito a Basiliano, a 14 chilometri da Udine, laddove il treno non si sarebbe dovuto fermare. E lo hanno fatto – una cinquantina di loro, in buona parte travisati, perfino mettendo a repentaglio la loro vita.
Hanno acceso torce e fumogeni, obbligando il macchinista ad attivare la frenata d’emergenza. Dal treno sono scese decine di tifosi veneziani, che si sono scontrati violentemente – con bastoni, spranghe e cinghie – con friulani ed austriaci. Il treno, inoltre, è stato bersaglio di un violento lancio di sassi: tre le carrozze danneggiate.
Scontri e danneggiamenti sono proseguiti per alcuni minuti prima dell’arrivo della polizia, supportata dall’alto da un elicottero. Mentre alcuni ultras sono fuggiti, altri sono risaliti sul treno.
Dopo i primi accertamenti sono stati arrestati in flagranza di reato 8 tifosi: 5 austriaci e un bosniaco, che risiedono in Austria, un albanese e un italiano – quest’ultimo originario del Senegal – che invece risiedono a Udine. Denunciato a piede libero un italiano.
Le ipotesi di reato sono state quelle di blocco ferroviario, rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale, utilizzo di artifizi pirotecnici e bastoni in occasione di manifestazioni sportive. A tutti è stato applicato il Daspo.
Cinque i feriti, tra questi anche tre poliziotti, soccorsi da personale sanitario del 118 e condotti con l’ambulanza all’ospedale di Udine. Altri, rimasti lievemente contusi, hanno raggiunto con mezzi propri il Santa Maria della Misericordia.
Proseguono, intanto, le attività d’indagine per verificare la sussistenza di altre ipotesi di reato o anche solo di violazioni amministrative anche a carico di numerosi altri tifosi in corso di identificazione.
Scontri tra ultras di Udinese e Venezia: una vendetta premeditata
Proseguono le indagini sull'agguato al treno fatto fermare a Basiliano
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