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In Austria una Bundesliga sempre più competitiva

Il Red Bull Salisburgo domina, ma i motivi di interesse non mancano
Redazione

Tutti contro il Salisburgo. Questo é l’incipit più comodo per presentare la nuova stagione del massimo campionato austriaco che ha preso il via lo scorso venerdì 28 luglio con la partita inaugurale tra Lask Linz e Rapid Vienna nel nuovo impianto di Linz da 19mila posti, la Raiffaisen Arena (nella foto).

La Bundesliga austriaca potrebbe essere considerata la sorella povera che vive all’ombra della più famosa e acclamata Bundesliga tedesca, ma non é così se si fanno cadere i pregiudizi che non fanno conoscere le cose per come sono veramente. Sicuramente un cliché che rende ragione alla massima serie del calcio austriaco potrebbe essere ‘nella botte piccola c’è il vino buono’, o forse ‘la birra buona’ direbbero da quelle parti. In effetti, se uno abbandona le logiche care al pensiero unico, prendendo l’auto e facendosi qualche chilometro di autostrada o ancora meglio di strada normale oltreconfine, si accorgerà che i pregiudizi, di cui sopra, crollano all’istante. Stadi di ultima generazione o di lunga tradizione, servizi impeccabili e soprattutto grande sicurezza, con un impiego di forze dell’ordine esemplare. Tifosi di Lask e Rapid raggiungono lo stadio prima con i mezzi pubblici e poi a piedi l’uno accanto all’altro. Non c’è la sensazione dell’insicurezza, anzi tutt’altro. Lì gli animi non sono esasperati come in casa nostra e tutto si svolge in perfetta armonia. Ovviamente, ci può essere anche qualche eccezione, ma la regola é quella che si va allo stadio per lo spettacolo sportivo. Proprio quest’ultimo aspetto merita di essere sottolineato per fare cadere un altro pregiudizio che potrebbe etichettare il calcio austriaco come di secondo livello, rispetto al resto dei massimi campionati europei. Sicuramente i club austriaci, come tutte le società europee e mondiali, vivono di mercato e sponsorizzazioni, che in Austria pagano bene. Ma c’è da dire che in Bundesliga si possono vedere giocatori veramente interessanti che vengono mandati in prestito per la crescita individuale da club europei e anche italiani. Un esempio è Ebrima Darboe, talentuoso centrocampista di proprietà della Roma mandato da José Mourinho a farsi le ossa proprio al Lask. La scelta dello Special One non é stata casuale visto che lo stesso Darboe ci ha detto, nel dopo gara, che il campionato austriaco é l’ideale per crescere, soprattutto per la concorrenza di talenti e per il gioco offensivo che le squadre praticano. Ovviamente i Maestri teutonici Klopp, Tuchel, Nagelsmann sono i punti di riferimento per i giovani allenatori austriaci che cercano di dare alle proprie formazioni dei modelli tattici e di gioco ispirati alla filosofia del calcio moderno. Non bisogna poi dimenticare che dall’Austria sono passati campioni del calibro di Sadio Mané, Erling Haaland, Karim Adeyemi, Dayot Upamecano, Dominik Szoboszlai, Patson Daka. Sicuramente ne usciranno altri basta solo attendere il loro sviluppo tecnico, ma nel frattempo perché non cercare di scoprirli? La gara d’esordio tra Lask e Rapid ha messo in luce almeno cinque giocatori meritevoli di future attenzioni nelle file delle due formazioni (Nicolas Kühn, Marco Grüll, Leopold Querfeld, Keito Nakamura, Moses Usor, Ibrahim Mustapha per fare qualche nome). Il fatto che il Meistershale rimanga dal 2013 a Salisburgo non toglie il gusto delle vivissime rivalità tra club di nobili origini e storia. Questo calcio ha dominato l’Europa nella prima metà del Novecento, pedigree che viene sentito tutt’oggi dai supporters non solo delle società più blasonate. Il seguito dei tifosi che girano in lungo e in largo il Paese per seguire la propria squadra creando delle atmosfere uniche é alto, se si pensa anche al fatto che i collegamenti sono ottimi, veloci e con servizi molto efficienti e gratuiti. In Austria il calcio, come molte altre cose, é tradizione e questo viene tramandato di generazione in generazione. Molti i padri che indossano le maglie delle squadre per cui fanno il tifo insieme ai figli sugli spalti gremiti dello stadio di Linz, magari spalla a spalla con qualche tifoso avversario. Coinvolgenti le coreografie e il sostegno per le due squadre in una partita molto sentita, sia per la vicinanza delle due città e sia per la storia. Il Lask in questa stagione potrà essere sicuramente una delle concorrenti ai posti alti della classifica, anche grazie ad una rosa molto ampia messa a disposizione del nuovo allenatore Sageder (39 anni, ndr) che sta costruendo una mentalità aggressiva. Inoltre si disputerà dopo molti anni il derby della città sul Danubio, visto che l’altro club di Linz, il Blau Weiss é stato promosso dalla 2. Liga. Poi ci sono Sturm Graz e le due classiche rivali viennesi, Austria e Rapid. Se non si vuole andare troppo lontano c’è l’Austria Klagenfurt che ha centrato la salvezza nello scorso campionato. Certamente il gap tecnico ed economico con il club di Salisburgo targato Red Bull rimane ampio. Se si guardano i freddi numeri, lo specchietto degli stipendi 2022/2023 recita: Salisburgo circa 55 millioni di euro, LASK Linz 15 millioni. Rapid Wien 20 millioni, Sturm Graz 14 millioni. Ma, come detto, lo sguardo deve andare oltre il lato economico privilegiando la passione. Inoltre i club austriaci giocano le maggiori competizioni europee, aspetto che manca nel Nord-Est italiano. Tutti ingredienti, quindi, che, se presi senza pregiudizi e con spirito di curiosità da amanti del calcio e della storia del calcio, possono diventare un ottimo motivo per assistere ad una partita di Bundesliga per poi gustarsi una buona birra o una salsiccia in pieno stile ‘Imbiss’. 

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