Turno casalingo, quello valido per la sedicesima giornata di campionato, con il Cjarlins Muzane che domani, alle 14.30, ospita sul suo campo l’Adriese nella gara diretta da Alessandro Niccolai di Pistoia, coadiuvato dagli assistenti Michael Maraboli di Monza e Diego Alexander Huete Valdivia di Milano. Presenta la gara, nell’immediata vigilia della stessa, il tecnico Mauro Zironelli.
Mister, si apre un’altra settimana con tre gare da disputare. Vietato tenerne conto?
«In questo momento noi dobbiamo solo pensare a domani, all’Adriese. Affrontiamo una squadra collaudata, costruita negli anni ed è per questo normale stia tenendo un ritmo importante, ma proveremo a mettercela tutta per continuare a viaggiare di questo passo. Non sarà facile, anche se ce la siamo sempre giocata con tutti, ma i ragazzi hanno imparato a leggere i momenti della gara, ed è una cosa molto importante».
L’ Adriese arriva forte di otto risultati utili consecutivi: peggiore squadra non si poteva affrontare…
«Si, logico. E’ una squadra in forma, ma noi dobbiamo trovare le risorse per proseguire nel percorso avviato. Stiamo bene, ma soprattutto stiamo recuperando qualche giocatore e proprio in virtù del fatto che ci aspetta un’altra settimana con tre gare diventa fondamentale avere più elementi possibile a disposizione. Questo ci permette di affrontare ogni partita con serenità e avere la possibilità di attuare un di fatto obbligato turn-over».
Cosa è cambiato rispetto all’inizio della stagione?
«La mentalità della squadra. Ho cercato di coinvolgere tutti gli elementi della rosa in maniera equa e la dimostrazione di un gruppo valido a tutto tondo sta nel fatto che siamo riusciti a superare il turno di coppa a Palazzolo schierando cinque giovani dall’inizio. C’è stata una risposta da parte di tutto il gruppo e finalmente abbiamo inanellato qualche vittoria che a inizio stagione non arrivava nonostante le prestazioni ci fossero sempre state. Quando coinvolgi tutta la rosa e i risultati vengono significa che tutti hanno lavorato bene e hai quelle risposte positive che ogni allenatore vorrebbe».
Si apre il mese di dicembre: cosa chiede ai suoi ragazzi in vista della volata finale del girone di andata?
«Sarà un mese impegnativo, in cui potremmo giocare sei volte in 22 giorni: un tour de force incredibile. Chiedo loro la massima disponibilità, ma non ho dubbi che mi sarà data da parte di tutti. Ho chiesto loro di continuare così, perché la cosa più bella per un allenatore è vedere che uno aiuta l’altro, anche chi sa che il giorno dopo non giocherà ma è pronto per mettersi al servizio di chi lo sostituirà. Guido un gruppo fantastico, che ha iniziato a parlare di calcio e non di altre cose: è cambiato questo».