Home » Assalto al treno, condanna unanime e richieste di severità

Assalto al treno, condanna unanime e richieste di severità

Dirigenza, istituzioni e tifoseria prendono le distanze dalla violenza di Basiliano. Collavino: “Non basta indossare una sciarpa per essere tifosi”
Redazione

GUARDA IL VIDEO Un coro unanime contro la violenza, con l’appello a proteggere il vero spirito dello sport. L’assalto al treno dei tifosi del Venezia a Basiliano, dopo la partita Udinese-Venezia, ha suscitato reazioni forti e unanimi. Franco Collavino ha espresso tutta l’amarezza della società bianconera: “Questo non è sport – ha commentato il direttore generale dell’Udinese – Non basta indossare una sciarpa per essere tifosi. L’Udinese è sempre stata un modello e chi si è reso protagonista di questi scontri non rappresenta la nostra tifoseria”. Il dg ha poi ribadito solidarietà alle forze dell’ordine, ai sanitari e ai veri tifosi coinvolti”.

Dura anche la presa di posizione del Venezia Football Club, che ha ribadito il suo ‘no alla violenza, dentro e fuori dal campo”. L’agguato organizzato contro i tifosi lagunari “nulla ha a che vedere con il calcio e i suoi valori”, ha sottolineato in una nota. . 

Ma prese di distanze arrivano anche dal mondo della politiva. Parla di “atti violenti commessi sotto l’egida fasulla del tifo” il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, che esprime solidarietà alla società e ai veri tifosi, vilipesi da simili accadimenti”.

Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, promette fermezza contro i responsabili di queste violenze e sottolinea che “solo grazie alle azioni di prevenzione e alla professionalità delle forze dell’ordine è stato scongiurato un bilancio ancor più pesante”.

“Una pagina vergognosa” secondo il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che chiede la “massima severità” per il gruppo di facinorosi. “Queste persone che si professano tifosi dell’Udinese – aggiunge Ciriani -, infangano il nome del Friuli, non rappresentano la nostra terra e offendono i veri sostenitori della squadra”.

Anche i rappresentanti dei tifosi dell’Udinese hanno preso le distanze da un “episodio deplorevole” che definiscono deplorevole: “Questi individui non dovrebbero nemmeno entrare allo stadio”, ha riferito Alessandro Scarbolo, vice presidente del Gruppo Udinese Club Autonomi. Dello stesso avviso il presidente dell’AUC: “Dispiace che, come sempre, a rimetterci sia la parte sana della tifoseria”, ha commentato Bepi Marcon.

Infine, il Sindacato di Polizia ha ricordato Filippo Raciti, sottolineando come “non ci fosse modo peggiore di onorarlo” al 18imo anno dalla sua tragica morte. “Continuiamo ad assistere a violenze inaccettabili legate al calcio – ha spiegato il rappresentante degli agenti -. Serve un impegno serio delle società per estromettere i teppisti dagli stadi”.

Articoli Correlati

©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia