Mister Andrea Sottil, che Tuttosport ricorda essere un ‘figlio del Filadelfia’, torna nella sua Torino da avversario. E vuole vincere, lo ha detto. Tuttosport ricorda che l’ex difensore, originario di Venaria Reale, ha fatto la trafila nelle giovanili granata e ha esordito in prima squadra dove è rimasto per due stagioni.
Avrà di fronte il Torino di Ivan Juric, contratto fino al 2024 e protagonista dei successi granata. Il rapporto con la società spesso vive momenti critici. Non solo. Juric se l’è presa anche con i tifosi, che a suo modo di dire non riempiono lo stadio. Di fatto, scrive il quotidiano, “La speranza della gente è che il tecnico resti e prolunghi e che Cairo allestisca una squadra, su indicazioni di Juric, in grado di puntare decisa all’Europa che conta, magari senza dover sperare in penalizzazioni o sfortune altrui. E per far questo occorre che tra le parti ci sia sintonia sotto tutti i punti di vista. Juric, Vagnati e Cairo sapranno condividere gli stessi pensieri? Se così non fosse, il rapporto tra il croato e il Toro potrebbe interrompersi e a quel punto Andrea Sottil diventerebbe uno dei principali candidati alla panchina granata. Non solo per il suo passato, ovviamente, ma soprattutto per il valore e le caratteristiche: è un tecnico che segue le strategie societarie, vede le partite, valorizza i giocatori e fa giocare bene le sue squadre. Caratterialmente, poi, è uno da Toro. Del resto non ha mai nascosto il sogno, un giorno, di allenare la squadra granata. Il padre Claudio , proprio a Tuttosport il 21 ottobre, non nascose questo obiettivo: «Allenare il Toro è nel suo destino dopo il vivaio e la Coppa Italia vinta con Mondonico ». E allora quella di oggi sarà una partita speciale per tutti. Per il Toro, ma anche per lui contro il Toro e davanti a quei tifosi che lo conoscono bene, davanti agli occhi di Cairo e Vagnati e sotto gli occhi di Juric. Ma tutto – lo ripetiamo – dipenderà da Juric e dai rapporti che avrà con i dirigenti..”