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Sportmediaset: L’Udinese va oltre l’emergenza

Udinese batte 3-1 la Lazio nel lunch match della nona giornata di Serie A e si allontana dalle zone calde della classifica.
Monica Tosolini

Udinese batte 3-1 la Lazio nel lunch match della nona giornata di Serie A e si allontana dalle zone calde della classifica. I friulani, nonostante le numerose assenze, gestiscono il primo tempo con ordine contro una Lazio mai pericolosa, passano in vantaggio con Arslan (18′) e poi raddoppiano con Pussetto nei minuti di recupero. Nella ripresa Forestieri cala il tris (71′), prima che Immobile su rigore segni il gol della bandiera per i biancocelesti (74′). Gli uomini di Inzaghi falliscono l’aggancio alla Juve e restano lontani dalla zona Champions.

LA PARTITA

Le fatiche di Champions giustificano solo in parte la brutta Lazio vista nel pomeriggio dell’Olimpico. Lenta, macchinosa, senza idee. Luis Alberto non illumina, gli esterni non trovano quasi mai il cross e Immobile rimane quasi sempre fuori dal gioco, a lottare contro una difesa bianconera diventata ormai una garanzia di affidabilità. Con Becao-Nuytinck-Samir la squadra friulana ha trovato un equilibrio perfetto e solo una sciocchezza a gara ormai decisa ha impedito il terzo clean sheet di fila. Il sacrificio degli attaccanti e la qualità del tandem Pereyra-De Paul ha fatto il resto. I capitolini scivolano al nono posto in classifica e vedono allontanarsi l’Europa che conta, in attesa del risultato dei cugini giallorossi contro il Napoli. Inzaghi sorprende con l’inserimento di Cataldi e Parolo in mezzo, al posto di Leiva e Milinkovic-Savic, mentre l’Udinese deve fare i conti con numerose assenze dell’ultimo momento legate al Covid, tra cui quella del tecnico Gotti (al suo posto in panchina Cioffi). Fuori, tra gli altri, anche Lasagna e Okaka, con l’attacco affidato a Pussetto e Forestieri. In avvio di gara i ritmi sono piuttosto bassi, con entrambe le squadre che fanno girare palla pazientemente, ma faticano a trovare varchi per gli attaccanti. La Lazio appare particolarmente lenta e macchinosa, mentre l’Udinese gioca più sciolta e al 18′ passa in vantaggio: bella iniziativa di Pereyra sulla sinistra, che dopo lo scambio con Forestieri serve all’indietro per Arslan. Sulla conclusione potente del turco c’è la deviazione leggera ma decisiva di Acerbi, che inganna Strakosha. I padroni di casa appaiono frastornati e dopo qualche minuto devono ringraziare la traversa sulla girata di Samir, ma soprattutto faticano enormemente a far arrivare il pallone dalle parti di Musso. Negli ultimi minuti del primo tempo i biancocelesti provano a catapultarsi in avanti, ma proprio allo scadere arriva il contropiede fatale: pallone perso malamente da Fares, discesa di De Paul che serve nello spazio Pussetto, freddo a trafiggere Strakosha per lo 0-2. Un gol sull’asse argentino, festeggiato con un inevitabile omaggio a Maradona. Nella ripresa Inzaghi rivoluziona un centrocampo troppo brutto per essere vero, inserendo Akpa Akpro per Parolo, oltre che Leiva e Marusic per Cataldi e Fares, sicuramente tra i peggiori in campo. L’atteggiamento della squadra ne beneficia subito, il baricentro si alza e l’Udinese comincia a schiacciarsi. Dopo una super parata di Musso su iniziativa di Immobile (la prima della sua gara), Inzaghi getta nella mischia anche Caicedo al posto di Luis Alberto, ma nel momento di massima pressione arriva il colpo del k.o.. Acerbi rinvia male di testa sul filtrante di De Paul, la palla finisce sul destro di Forestieri che di forza batte Strakosha. A riaprire immediatamente una gara apparentemente in ghiaccio ci pensa pochi minuti dopo Jajalo, con un retropassaggio killer intercettato da Immobile, che costringe Musso ad abbatterlo e a subire su rigore il gol dell’1-3. È però solamente la rete della bandiera.

LE PAGELLE

Pereyra 6,5 – Insieme a De Paul garantisce fantasia e imprevedibilità in mezzo al campo. È meno nel vivo della manovra rispetto al connazionale, ma da una sua iniziativa nasce il gol che sblocca l’incontro e più di una volta fa girare la testa ai difensori avversari.

Arslan 7 – La qualità è ai suoi lati, al turco sono affidati soprattutto compiti di interdizione. Lui li svolge al meglio, togliendosi però anche la soddisfazione di trovare il suo primo gol in Serie A al primo tiro in porta in assoluto.

Forestieri 7,5 – Titolare in Serie A dopo oltre 12 anni dall’ultima volta, gioca una partita di una generosità ammirevole, rincorrendo gli avversari per tutta la metà campo di sua competenza e trasformandosi costantemente nel primo difensore della sua squadra. Il gol è solo la ciliegina sulla torta.

Immobile 5,5 – Il gol della bandiera su rigore non basta a garantirgli la sufficienza. Perso tra le maglie della difesa bianconera, anche per colpe non sue – va detto -, il primo tiro arriva dopo oltre un’ora. Alla Lazio serve qualcosa in più.

Cataldi 5 – Poche iniziative, tanti errori. Un primo tempo davvero sottotono che gli costa un’inevitabile sostituzione.

Luis Alberto 5,5 – Da lui, come da Immobile, ci si attende sempre qualcosa in più. Poche verticalizzazioni, pochissime idee. Imbrigliato come tutta la squadra dall’ordine tattico e dalla cattiveria degli avversari.

IL TABELLINO Lazio-Udinese 1-3 Lazio (3-5-2): Strakosha 5,5; Patric 5,5 (31′ st Pereira), Acerbi 5,5, Radu 5,5; Lazzari 5,5, Parolo 5,5 (1’st Akpa Akpro 5,5), Cataldi 5 (1’st Leiva 5,5), Luis Alberto 5,5 (18′ st Caicedo 5,5), Fares 5 (1′ st Marusic 5,5); Correa 5,5, Immobile 5,5. Allenatore: Inzaghi 5

Udinese (3-5-2): Musso 6,5; Becao 6,5, Nuytinck 7, Samir 7; Larsen 6, De Paul 6,5, Arslan 6,5 (12′ st Jajalo 5,5), Pereyra 6,5, Zeegelaar 6,5 (12′ st Molina); Forestieri 7,5 (35′ st Walace sv), Pussetto 7. Allenatore: Gotti (in panchina Cioffi) 7

Arbitro: Di Bello

Marcatori: 18′ Arslan (U). 45+3′ Pussetto (U), 26′ st Forestieri (U), 29′ st rig. Immobile (L)

Ammoniti: Arslan (U), Fares (L), Pereyra (U), Samir (U), Musso (U), Leiva (L), Akpa Akpro (L) Espulsi:

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