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Sportmediaset: Atalanta inarrestabile, Lasagna non basta all’Udinese

L'Atalanta non si ferma più e trova la sua sesta vittoria consecutiva in Serie A battendo l'Udinese per 3-2 e mettendo così tra sè e la Roma un distacco di nove punti.
Monica Tosolini

L’Atalanta non si ferma più e trova la sua sesta vittoria consecutiva in Serie A battendo l’Udinese per 3-2 e mettendo così tra sè e la Roma un distacco di nove punti. Una classifica che di fatto permette agli orobici di mettere ben più di un piede nella prossima Champions League. Decisivi gli ex: nel primo tempo colpisce Duvan Zapata al 9′, nella ripresa arriva la doppietta di Luis Muriel (71′ e 79′). Due gol anche per Kevin Lasagna (31′ e 87′), ma non bastano all’Udinese per opporsi alla macchina da gol di Gasperini.

LA PARTITA

Sei vittorie di fila in campionato, dove non vengono persi punti dal 2-2 interno con il Genoa del 2 febbraio. Altri tre gol all’attivo, con un attacco che raggiunge la cifra record di 80. E un +9 sul quinto posto che rende la conquista di un posto nella prossima Champions League poco più che una formalità. Questo il momento dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che raccoglie tre punti anche a Udine. E lo fa in una serata ben più complicata del solito. Ulteriore riprova di una squadra non solo bellissima, ma anche maledettamente efficace. L’inizio di partita alla Dacia Arena è scoppiettante: Fofana inizia la sua splendida serata sgroppando sulla sinistra senza che Caldara riesca a tenere il suo passo e costringe Gollini alla parata da campione. Dall’altra parte è invece Musso a compiere una prodezza su Gomez, servito da Zapata dopo un’azione avvolgente della Dea. E al 9′ gli ospiti passano, con un colpo di bravura di due autentici fuoriclasse: Gomez si inventa infatti un lancio con il contagiri per Duvan Zapata, che stoppa il pallone in maniera sontuosa, si libera di Troost-Ekong come di un birillo e silura Musso. Con il vantaggio orobico i ritmi della partita calano: il solo Malinovskyi sembra voler iniziare una personale battaglia con Musso, che però risponde presente a ognuno dei suoi tentativi dalla distanza (uno dei quali addirittura di destro, il suo piede debole). L’Udinese però non sta solo a vedere, guidata in particolare da un ispiratissimo Fofana: l’ivoriano premia infatti la corsa di Lasagna, faticosamente quanto vanamente inseguito da Djimsiti. L’albanese, unico difensore per ora sempre risparmiato dalle rotazioni di Gasperini, non tiene però il passo e Lasagna può battere facilmente Gollini al 31′. E lo stesso capitano bianconero per poco non concede il bis qualche minuto dopo, servito dal solito Fofana: il suo pallonetto sorvola però la traversa.

Gasperini si rende conto dei problemi di fiato di alcuni tra i suoi giocatori e prende provvedimenti: già dal primo minuto della ripresa Palomino rileva Djimsiti, entro il successivo quarto d’ora scatta il momento di altri big come Muriel, Gosens e De Roon. L’Atalanta fatica però a trovare la sua proverbiale fluidità, tanto che il primo grande squillo della ripresa è targato Udinese: ci prova Walace, ma la palla finisce sul fondo di un nonnulla. Dopo qualche minuto, però, le sostituzioni iniziano a pagare: De Roon si prende il suo tradizionale posto in cabina di regia, e soprattutto Muriel si rivela un ex completamente incapace di piegarsi alla pietà. Come già mostrato con la Lazio, è nell’ultima mezz’ora che l’Atalanta diventa implacabile: Muriel ci prova una prima volta da posizione quasi impossibile e non crea problemi a Musso. Quindi si scatena: al 71′ va a segno su punizione, scavalcando la barriera e infilando il pallone all’incrocio, si ripete poi al 79′ con una sassata di prima intenzione su assist di Gomez. Il solito, inesauribile Lasagna riapre tutto all’87’ incornando in gol il pallone crossato dalla sinistra da Zeegelaar. Ma l’Atalanta tiene nel finale, e continua a non perdere un colpo.

LE PAGELLE

Zapata 7 – Non è una partita facilissima per lui, e non costruisce tantissime occasioni per le recenti abitudini. Ma la sua esecuzione dell’1-0 è da restare a bocca aperta.

Fofana 7 – L’uomo in più di Gotti. Se la partita resta aperta fino alla fine è per le sue invenzioni e la capacità di infilarsi nei buchi del quasi perfetto ingranaggio orobico.

Djimsiti 4,5 – Non è possibile non tirare mai il fiato: Caldara e soprattutto l’albanese lo dimostrano. Nell’occasione del pareggio non riesce proprio a reggere il passo dell’avversario.

Lasagna 7,5 – Prestazione da urlo suggellata da due gol. E il più pesante è il secondo, dato che arriva in un momento in cui pochi tra i suoi credevano di poter riaprire il match.

Muriel 8 – Nel primo tempo Malinovskyi (voto 7) aveva impegnato almeno tre volte Musso, poi entra lui e spacca a metà la partita. Peraltro su punizione, specialità del compagno ucraino. Molto più che un dodicesimo.

Troost-Ekong 5 – Contrastare la difesa dell’Atalanta non è facile per nessuno, ora come ora. Il modo in cui si fa superare da Zapata sull’1-0, però, se lo ricorderà a lungo.

IL TABELLINO

Udinese-Atalanta 2-3

Udinese (3-5-2): Musso 7; Troost-Ekong 5 (21′ st Becao 5,5), Nuytinck 6, Samir 6; Stryger Larsen 6,5 (37′ st Ter Avest sv), Walace 5,5, Jajalo 6 (37′ st Nestorovski sv), Fofana 7, Sema 6 (21′ st Zeegelaar 7); Teodorczyk 5 (26′ Okaka 5,5), Lasagna 7,5. A disp.: Nicolas, Perisan, Mazzolo, De Maio, Ballarini, Palumbo. All. Gotti 6.

Atalanta (3-4-2-1): Gollini 6; Toloi 6, Caldara 5,5, Djimsiti 4,5 (1′ st Palomino 6); Hateboer 5,5 (14′ st Gosens 6), Pasalic 5,5 (14′ st De Roon 6,5), Freuler 6, Castagne 6; Malinovskyi 7 (7′ st Muriel 8), Gomez 7 (35′ st Ilicic sv); Zapata 7. A disp.: Sportiello, Rossi, Sutalo, Czyborra, Bellanova, Tameze, Colley. All. Gasperini 7,5.

Arbitro: Di Bello

Marcatori: 9′ Zapata (A), 31′ Lasagna (U), 26′ st Muriel (A), 34′ st Muriel (A), 42′ st Lasagna (U)

Ammoniti: Becao, Zeegelaar (U), Malinovskyi, Caldara (A) Espulsi: –

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