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Messaggero Veneto: Udinese, una complicazione non da poco

Anche la serie A deve fare i conti con i no vax e l'Udinese non fa eccezione.
Monica Tosolini

Anche la serie A deve fare i conti con i no vax e l’Udinese non fa eccezione. Ieri il Dt Pierpaolo Marino ha rivelato a Radio Sportiva che all’Udinese ci sono tre o quattro casi. Un problema che accomuna la società friulana ad altre dal momento che, scrive il Messaggero Veneto, “una recente indagine ha evidenziato che il 10% dei tesserati di serie A non si è vaccinato (mediamente sono due, tre elementi per club), mentre il restante 90% ha già ricevuto almeno una dose. Il tutto, in contrapposizione con la Premier League inglese che proprio ieri ha imposto l’obbligo vaccinale con due dosi entro il 1 ottobre, a tutti i giocatori e tesserati che vorranno fare parte del campionato 2021/22”.

L’Udinese a fine novembre fu colpita da un focolaio Covid e a maggio la squadra, al rientro dalla trasferta di Milano, fu vaccinata nell’hub dello stadio. Adesso “l’ombra lunga del Covid che si sta riaffacciando sulla serie A preoccupa ed è per questo che la Figc sta sollecitando le Leghe e l’Aic a sensibilizzare i propri tesserati, definendo anche un nuovo protocollo. La Federazione ha messo a punto anche un servizio al fine di agevolare il percorso vaccinale a cui finora hanno aderito Milan, Fiorentina, Empoli e Bologna, ma ricordiamo che la Lega Serie A ha lasciato piena autonomia ai club in merito al percorso vaccinale”, conclude il Messaggero Veneto.

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