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Messaggero Veneto: Udinese, sette minuti di troppo che fanno risorgere la Juve

"Tutta la sconfitta dell'Udinese in un numero. Sette.
Monica Tosolini

“Tutta la sconfitta dell’Udinese in un numero. Sette. Come i minuti che mancavano da una vittoria sulla Juventus che avrebbe fatto il paio con quella dello scorso anno, quando in pieno recupero Fofana segnò il gol salvezza. Sette. Come il numero di maglia di un fantasma che di colpo si ricorda di avere sul caminetto cinque Palloni d’oro: peccato che si sia dimenticato di questo “piccolo” particolare Samir, appena entrato, e capace di lasciare a CR7 quei metri necessari per colpire di testa il cross disperato di Rabiot, una saponetta per Scuffet sotto la pioggia dei Rizzi. Finisce con uno stralunato Pirlo che allontana le voci di una pedata immediata al fondoschiena per proseguire la corsa alla qualificazione Champions abbracciando Cristiano Ronaldo dopo la doppietta, una scena che sette minuti prima sarebbe stato irreale immaginare.Finisce con l’Udinese che fa fatica ad inghiottire tutto quello che è successo, perché accanto agli errori e alle ingenuità c’è anche un bel po’ di veleno legato all’atteggiamento intimidatorio della dirigenza avversaria che all’uscita delle squadre per l’intervallo ha spedito a bordocampo (dove non doveva proprio esserci) Fabio Paratici, il direttore dell’area tecnica che è una sorta di parafulmini in casa juventina, dagli accidenti all’arbitro, stavolta il padovano Chiffi, agli esami di conoscenza della lingua italiana, come è successo nel caso Suarez. Peccato che l’attività principale – scegliere i giocatori per cercare di rimpinguare la bacheca societaria – ultimamente non gli riesca molto bene, alla faccia dei milioni spesi. Perché se ci sono delle individualità emerse ieri al Friuli, queste sono dell’Udinese.Così, seppur dolorosamente, bisogna pigiare sul tasto “rewind” per capire che forse anche un solo punto sarebbe stato poco per quello che la squadra di Luca Gotti ha fatto ieri per 83 minuti”.

Inizia così il commento del Messaggero Veneto a Udinese-Juventus 1-2.

E queste sono le pagelle dei bianconeri:

MOLINA IL MIGLIORE 7 – Secondo gol consecutivo. Bravo a tenere bassa e forte la traiettoria da distanza ravvicinata riducendo al minimo la possibilità di intervento di Szczsney. In fase difensiva gioca una partita molto attenta riducendo al minimo sindacale gli affondi di Alex Sandro. Forse gli sono mancati un paio di acuti in fase di ripartenza, ma il dispendio di energie è stato enorme. Sicuramente uno dei giocatori dai quali ripartire la prossima stagione.

SCUFFET 5,5 – Un paio di uscite di pugno, l’intervento sul destro debole di Dybala, poi il mancato riflesso sul colpo di testa di Ronaldo.

BECAO 6,5 – Sbaglia un passaggio in orizzontale alla mezz’ora, è l’unico errore di una partita per il resto convincente.

BONIFAZI 6,5 – Anche lui commette un errore in uscita ma come Becao per il resto è solidissimo. Esce per un problema al ginocchio.

NUYTINCK 7 – Partita di grande sostanza. Le sue letture sono tutte impeccabili.

DE PAUL 5 – Come ti rovino una prestazione importante per qualità e quantità con una sciocchezza enorme come il mani sulla punizione di Ronaldo. Mezzo gol di Molina era suo, però, quel rigore pesa.

WALACE 6 – Un po’ falloso, ma il mestiere di buttafuori davanti alla difesa l’ha fatto bene.

ARSLAN 6 – Ordinato e diligente. Ha sul sinistro la palla del 2-1, ma la mira non è precisa.

STRYGER LARSEN 6,5 – Se Cuadrado non punge il merito è del danese. Sfiora il 2-0 con un destro a giro, commette il fallo che genera l’1-1.

PEREYRA 6,5 – Più quantità che qualità stavolta. Anche quando Gotti lo arretra nel ruolo di mezzala a cucire il gioco e tenere palla.

OKAKA 6 – Partita di grande sacrificio in mezzo ai due centrali della Juve. Non tira mai in porta, ma riesce a far salire la squadra e piazza un paio di sponde in area.

FORESTIERI 6 – Entra con il piglio giusto proponendosi con un paio di tagli pericolosi in area e aiutando in fase di palleggio.

SAMIR 5 – Prende il posto dell’acciaccato Bonifazi e ha il grosso torto di perdere la marcatura di Ronaldo nell’azione dell’1-2. Non è nuovo a certe amnesie.

OUWEJAN SV – Gotti lo manda in campo nei minuti di recupero cercando lo sfondamento a sinistra.

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