“In Argentina diciamo “schiaffo per schiaffo” per presentare una partita che promette scintille, e per me Torino-Udinese cercheranno la vittoria senza esclusione di colpi”: così Maxi Lopez presenta al Messaggero Veneto Torino-Udinese. Il doppio ex spiega ancora: “il Toro ha cominciato un nuovo corso con un allenatore che punta a dare una mentalità molto aggressiva, e l’Udinese ha ritrovato un allenatore che ragiona molto bene, come si vede dalla buona organizzazione di gioco. La classifica impone a entrambe di provarci e quindi mi aspetto una partita “schiaffo per schiaffo”, come diciamo noi in Argentina”.
Nell’Udinese ci sono molti argentini. A proposito di Pereyra, Lopez dice: “Il “Tucu” può giocare dove vuole, che lo si metta alto, sulle fasce, seconda punta o interno, può davvero fare ciò che vuole perché ce ne sono pochi polifunzionali come lui, ma poi c’è anche un altro aspetto da considerare: il suo ruolo all’interno della squadra. Pereyra è un giocatore che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare negli anni, e può fare il leader dentro il campo e in spogliatoio in virtù della sua carriera. Per questo credo che possa aiutare i giovani a crescere, perché l’Udinese è una squadra da far crescere”.
Si parla di scouting ed ecco uscire il nome di Beto: “Ecco l’esempio dello scouting. Beto ha delle qualità, e si vede, ma il campionato italiano è diverso da quello portoghese e ci sono molte insidie. Deve sfruttare il vantaggio di non essere ancora conosciuto. Quando arrivi in un campionato nuovo le difese devono prenderti le misure e se sei un attaccante forte all’inizio non sanno come marcarti. I difensori italiani studiano molto questi aspetti e quindi Beto deve approfittarne, come mi pare stia facendo”.
