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Messaggero Veneto: Era la vera partita della svolta

"Doveva essere la partita della svolta, si è trasformata in un mezzo flop che ha emesso delle sentenze piuttosto chiare in casa Udinese.
Monica Tosolini

“Doveva essere la partita della svolta, si è trasformata in un mezzo flop che ha emesso delle sentenze piuttosto chiare in casa Udinese. Almeno un paio. La prima riguarda la difesa “a tre” che non può essere un dogma neppure si cerca l’assetto offensivo e il centrocampo è, di conseguenza, più scoperto: togliendo un uomo in retroguardia quando la frittata era già in fase di cottura, a una mezzoretta dal novantesimo, l’Udinese si è risvegliata, mettendo sotto il Toro e trasformando Vanja Milinkovic nel migliore in campo. La seconda è legata alla classifica che deve essere davvero presa con le molle, perché il Genoa, terzultimo è a -5 e la prossima domenica sarà al Friuli”.

Inizia così il commento del Messaggero Veneto a Torino-Udinese.

Questi i giudizi sui bianconeri schierati da Gotti:

SILVESTRI 5,5 – Scivola con il piede d’appoggio e non riesce così nemmeno a tentare la parata sul destro improvviso di Brekalo. La conclusione è angolatissima e gira attorno al corpo di Becao. Provvidenziale la smanacciata sulla torre di Belotti destinata a un compagno. Era riuscito a deviare sul palo l’incornata di Belotti pochi attimi prima che Bremer facesse il 2-0.

BECAO 5,5 – Le poche volte che viene sollecitato in fase di chiusura risponde presente. Si prende una manata in faccia da Belotti che poteva essere da giallo. Nel mischione da cui scaturisce il gol del 2-0 non riesce ad allontanare il pallone in maniera definitiva.

NUYTINCK 5,5 – Non riesce a contendere il pallone a Belotti che poi fa la sponda per la conclusione vincente di Brekalo. Pochi secondi prima del raddoppio granata era riuscito a stoppare il “Gallo” messo in moto da Molina. Esce quando Gotti decide di passare alla difesa a quattro.

SAMIR 6 – Praet è il trequartista che dovrebbe inserirsi nella sua zona di competenza. Riduce al minimo i rischi. Quando viene pressato sceglie quasi sempre la soluzione del lancio lungo. Risulta il migliore del trio difensivo e non è una novità.

MOLINA 5,5 – Nelle poche occasioni in cui ha la possibilità di tentare l’uno contro uno lo fa senza la necessaria cattiveria. Dopo 16′ deve prendersi un cartellino giallo per fermare un pericoloso contropiede di Lukic. Incomprensibile il retropassaggio che innesca Belotti. Mezzo punto in più per l’assist finale per Samardzic.

PEREYRA 5 – Gotti lo schiera in mediana al fianco di Walace. Nell’azione del gol sia lui che Walace si fanno sorprendere troppo “alti” lasciando così Brekalo libero di calciare. Ma il peggio è che non riesce a dare nulla in fase di costruzione.

WALACE 6 – Come Pereyra è fuori posizione nell’azione dell’1-0. Si trova a suo agio contro la grande fisicità dei vari Pobega e Lukic. Tenta anche una percussione in area granata che poi non riesce a concretizzare perché si allunga troppo il pallone. Subito dopo il 2-0 impegna Milinkovic Savic con un sinistro centrale.

UDOGIE 6 – Duello molto fisico con Aina che di fatto finisce in parità. Al tramonto del primo tempo trova lo spazio per una percussione centrale ma poi la conclusione di destro si rivela un passaggio al portiere.

PUSSETTO 5 – Mai pungente sulla destra. Riesce a rendersi pericoloso quando si sposta dalla parte opposta: l’assist di Beto e con il contagiri, lui riesce a mantenere la traiettoria bassa ma non abbastanza potente per battere Milinkovic Savic.

DEULOFEU 5 – Nel primo tempo commette una serie di errori tecnici inusuale per uno con la sua qualità. Nel finale di primo tempo dosa malissimo un pallone per Beto. E nella ripresa non si vede mai.

BETO 5,5 – Quando viene servito con palle alte fatica contro l’aggressività di Bremer. Appena, però, mette palla a terra riesce a rendersi pericoloso come nell’azione in cui serve due palloni d’oro a Pussetto e Arslan.

ARSLAN 6,5 – Entra con lo spirito giusto e non è cosa da poco: ha sui piedi il pallone del possibile pareggio.

FORESTIERI 7 – Riapre la partita con uno splendido calcio di punizione. E non l’unica giocata importante della sua partita.

SOPPY 5,5 – Dei giocatori entrati dalla panchina è quello che incide meno. Poco propositivo, sbaglia un paio di controlli piuttosto semplici.

SAMARDZIC 6 – É l’ultima carta giocata da Gotti. Ha sul destro il pallone del possibile pareggio ma non riesce ad angolare abbastanza la traiettoria. Gran palla per Beto. Merita un minutaggio decisamente superiore rispetto a quello che ha avuto finora.

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