Questo pomeriggio al ‘Friuli’ andrà in scena il match tra l’Udinese, ai tempi reginetta delle provinciali, e l’Atalanta, che ne ha raccolto il testimone. Gotti, scrive il Messaggero Veneto, si gioca il jolly cercando di sfruttare il recupero della gara che si sarebbe dovuta disputare il 6 dicembre, nella speranza di fare punti per smuovere finalmente la classifica.
Ricorda il Messaggero Veneto che “Per 16 anni tra il 1997 e il 2014 l’Udinese ha raccolto 3 partecipazioni alla Champions (seppur due solo preliminari), 8 alla Coppa Uefa (arrivando fino ai quarti), 3 all’Europa League (fino agli ottavi), prima di abdicare a favore della Dea che dopo il campionato 2016-’17 è tornata a giocare – con una sorta di passaggio di consegne – i tornei continentali, arrivando a vertici di livello assoluto”.
Oggi si affronteranno “Da una parte – ahinoi – una squadra in grande difficoltà, incapace di andare in gol con continuità nonostante la mole di gioco che riesce a proporre, tanto da mettere in dubbio il proprio allenatore, dall’altra una società che è un modello di organizzazione, in grado di proporre spettacolo, fare risultati e generare plusvalenze”.
Per quanto riguarda le scelte di formazione, Gotti “proporrà un 3-5-1-1 obbligato visto il momento: ha convocato anche Nuytinck e Okaka, ma è chiaro un azzardo rischiarli subito. Meglio concentrarsi sulle alternative possibili: in cabina di regia pare favorito Arslan su Walace, sulle fasce laterali Stryger Larsen e Zeegelaar, con Molina e Ouwejan in seconda battuta (e nell’ordine) nel caso di una mossa alternativa. Davanti fiducia a Lasagna che deve trovare continuità per trasformare le tante occasioni da gol che l’Udinese crea, spesso attraverso le giocate del suo Don Rodrigo, De Paul”.
