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Il Gazzettino: falsa partenza

Il Gazzettino torna sulla gara di sabato, partendo con le critiche alla classe arbitrale dopo il rigore regalato al Milan.
Monica Tosolini

Il Gazzettino torna sulla gara di sabato, partendo con le critiche alla classe arbitrale dopo il rigore regalato al Milan. Non si possono però ignorare gli errori commessi dai bianconeri. Il punto, però, è che “l’Udinese è ancora un cantiere aperto. Sottil sta plasmando la squadra, vuole darle un’identità in cui ognuno agisca in funzione dell’altro, privilegiando il collettivo, come era successo in primavera, quando l’assenza di Beto nelle ultime otto gare non aveva pesato. Ovviamente il potenziale della squadra e le sue possibilità di approdare nella parte sinistra della classifica non sono in discussione. Non c’è più Molina e a Beto probabilmente servirà ancora un mesetto per tornare quasi al top. Però è lecito attendersi miglioramenti sotto tutti i punti di vista da parte di Makengo (prestazione opaca contro i rossoneri), Perez, Soppy, Udogie (anche una volta acquistato dal Tottenham resterà in terra friulana) e Samardzic. Il tedesco dovrebbe essere maggiormente responsabilizzato, non essere mandato in campo nell’ultimo quarto d’ora, a giochi fatti. E i nuovi arrivati Lovric, Ebosse ed Ebosele non sono degli sprovveduti. Il vero problema piuttosto riguarda la retroguardia, che non ha convinto sin dalle prime amichevoli nel ritiro austriaco. Sottil ha provato varie soluzioni tecniche. Contro il Milan ha sacrificato Bijol, ma la difesa continua a commettere errori marchiani. Vedi quello decisivo a inizio ripresa, quando Perez e Masina si sono fatti trovare impreparati sul lungo – e innocuo – cross di Hernandez, concedendo a Diaz il più incredibile degli assist. Per non parlare del primo gol di Rebic, libero di deviare in rete il cross da destra di Calabria, con Nuytinck immobile. Perez è in ritardo di condizione: il suo nervosismo è generato probabilmente dal fatto di non essere tranquillo, come un anno fa. Tutto il sistema difensivo va rivisto. Walace, poi, ha offerto una delle sue peggiori esibizioni. Nemmeno lui è sereno. Forse vorrebbe cambiare aria, ma se non arriva l’offerta giusta deve rimboccarsi le maniche, farsene una ragione e difendere al meglio la causa”.

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