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Gazzetta dello sport: Walace, l’Udinese ha il suo leader

L'Udinese è stata sconfitta ieri in amichevole con lo Sturm Graz.
Monica Tosolini

L’Udinese è stata sconfitta ieri in amichevole con lo Sturm Graz. Un ko giustificabile che la Gazzetta dello sport commenta così: “Avversari troppo avanti con la forma fisica e Udinese pesante sulle gambe, visti i carichi di lavori intensi di questi giorni carinziani. Questo ha detto l’amichevole giocata a Sankt Veit contro lo Sturm Graz, finita 3 a 2 per gli stiriani, dopo che i friulani avevano recuperato il doppio svantaggio con Nacho Pussetto e Nando Forestieri. Tanto per capire la differenza: gli avversari dei bianconeri hanno iniziato ad allenarsi il 20 giugno, alle spalle hanno sei amichevoli e una giornata di campionato già disputata. Sono proiettati sul preliminare di Europa League, in programma il 19 agosto e all’inizio hanno schierato il loro undici ideale.

I bianconeri, però, qualcosa di interessante lo hanno fatto vedere lo stesso, in particolare con l’asse composto da Walace e Destiny Udogie. Il brasiliano, in campo per tutti i 90’, è stato il migliore dei suoi per autorità e passo. I compagni di squadra lo hanno cercato e chiamato di continuo come riferimento e lui non si è fatto pregare, dando peso al reparto. L’ex Verona, invece, ha fatto vedere di non essere solo un prospetto, ma uno che può dire già la sua.

La prima volta in cui Udogie si è visto fare qualcosa è stato per dare una bella spallata a un avversario, dimostrando personalità. Niente male per uno che deve compiere 19 anni a novembre. Quando c’è stato da farsi consegnare la palla non si è fatto mai pregare e al tempo stesso l’ha chiesta, come fanno quelli navigati. Si vede che ha trascorsi (e anche un potenziale presente) da mezzala. In diverse situazioni è stato richiamato dal fascino della parte centrale del campo, rinunciando a cercare la linea di fondo. Niente egoismo però. Quando c’era da scaricare sulla sovrapposizione non si è fatto pregare e ha fatto spesso la scelta migliore. Si è giocato parecchio dalla sua parte, complice anche il fatto che sulla fascia destra ci fosse Ryder Matos, soluzione di fortuna nell’attesa che rientrino Nahuel Molina e Jens Stryger Larsen dalle vacanze dopo i rispettivi impegni per i tornei continentali. Nella ripresa, complici i cambi, è stato spostato sulla destra, sempre come quinto di centrocampo, dimostrando di poter stare pure lì. «E’ un ragazzo che ha forza e personalità» ha detto dell’ex Verona, nel dopo gara, Luca Gotti. «Cerchiamo, vista l’età, di metterlo a suo agio in modo che possa esprimersi al meglio e ogni volta fa vedere degli spunti interessanti». Parole di stima, che fanno capire che considerazione del nuovo acquisto ha il tecnico”.

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