Nahuel Molina ha già vissuto l’esordio da titolare in Albiceleste. Il bianconero ha vissuto un mese straordinario tra maggio e giugno, da quando cioè è arrivata la prima convocazione a quando anche Scaloni, dopo Gotti, ha deciso di dargli fiducia.
La Gazzetta dello sport ripercorre la sua evoluzione, anche in bianconero, nell’ultimo anno, ma torna in particolare sulla sua prima da titolare in Nazionale. “Molina è uno dei perni su cui Luca Gotti fonderà la squadra della prossima stagione. Intanto, la Coppa. La partita del Mané Garrincha di Brasilia è uno dei grandi classici del calcio sudamericano e, nonostante l’assenza del pubblico, il pathos generato è stato molto consistente. Nahuel è entrato sul campo per quarto, in coda al capitano – ovviamente Lionel Messi –, al portiere Emiliano Martinez e al goleador di giornata, il centrocampista del Betis Siviglia Guido Rodriguez, andato a segno al 13’. Al suono di «Oíd, mortales» (udite, mortali) – l’inno nazionale argentino – Molina, in campo con il numero 26, è stato il primo a essere inquadrato dalle telecamere. Il trasporto era evidente osservando la sua faccia contrita, tanto è vero che per stemperare la tensione si è morsicato le labbra. Poi c’è stato il fischio d’inizio e i sentimenti hanno lasciato spazio alla concentrazione. La sua partita Nahuel si fa notare già al 7’ minuto, sulla destra. Facendo il movimento corretto per una sovrapposizione punta dritto verso il fondo, creando lo spazio sufficiente perché Messi possa rientrare e calciare rasoterra di sinistro, sul secondo palo. Fernando Muslera devia e sulla respinta Lautaro Martinez manca colpevolmente il tap in vincente. Al 27’ grande occasione per il giocatore del club friulano. Prima l’Uruguay protesta per un presunto fallo da rigore di Guido Rodriguez su Cavani e poi scatta la contro offensiva gestita da Messi. La Pulce riceve palla a una ventina di metri dal centrocampo, la protegge, si gira e avvia una ripartenza a tutta velocità. Nei dintorni dell’area avversaria la scarica su Molina, che ha seguito l’azione dall’inizio. Nahuel riceve bene, entra in area e tira molto forte sul primo palo a mezza altezza, costringendo Muslera a una bella parata. L’unico pericolo dalle sue parti si manifesta al 24’ della ripresa. Il madridista Fede Valverde va al cross dalla trequarti, Molina lo contrasta senza successo e la palla è prima spizzata da Edinson Cavani sul primo palo e poi sfiorata da Luis Suarez sul secondo, senza risultati. Poi accade poco altro e la gara finisce negli almanacchi. Anche in quello di Molina, che tra qualche anno vedrà annotati parecchi di questi scontri”.
