Oggi sono esattamente tre mesi dall’infortunio al crociato patito da Mandragora. La Gazzetta dello sport spiega che, passato lo scoramento iniziale, il centrocampisto ha guardato oltre e si è messo d’impegno nel recupero. Sostenuto dalla famiglia, ha lavorato sodo. E continua a farlo, anche a livello mentale. Dopo un infortunio del genere, il rischio è di tornare in campo condizionati da un senso di ‘protezione’ verso la gamba penalizzata che porta a movimenti innaturali. Ma Mandragora ha reagito bene, nonostante quello stop abbia cambiato i piani per la sua carriera.
Anche a questo proposito, però, potrebbero arrivare novità. Secondo la rosea Udinese e Juventus potrebbero incontrarsi per decidere in merito alla sua gestione: “O resta tutto dell’Udinese, visto che la clausola di riacquisto non è stata esercitata dalla Juve, oppure i bianconeri torinesi lo riportano sotto l’ala di casa lasciandolo in Friuli un altro anno”.
Intanto è giusto continuare a pensare al programma di recupero, mettendo nel mirino gli Europei.
L’infermeria udinese intanto dovrebbe iniziare a svuotarsi: Larsen potrebbe recuperare per il 3 ottobre; Jajalo dovrebbe tornare a disposizione di Gotti a tempo pieno la prossima settimana; Nuytinck oggi potrebbe tornare in gruppo.