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Gazzetta dello sport: La partita più pazza

All'olimpico ieri sera è successo di tutto e la Gazzetta dello sport ripercorre i fatti così
Monica Tosolini

All’olimpico ieri sera è successo di tutto e la Gazzetta dello sport ripercorre i fatti così: “Partita spettacolo o festival degli errori? L’uno e l’altro, anche se il clamoroso 4-4 che matura all’Olimpico tra Lazio e Udinese, una volta superata l’euforia (per i friulani che pareggiano al minuto 99) e la rabbia (per i laziali che dopo averla ribaltata si fanno raggiungere all’ultimo tuffo) dovrà essere fatta vedere e rivedere dagli allenatori ai loro giocatori come massimo esempio di prestazione negativa. Soprattutto nella fase difensiva. Certo, chi lamenta che le gare del campionato italiano sono noiose avrà di che ricredersi: otto gol, tre espulsi, gara che si decide al minuto 99 dopo che dal 3-1 per gli ospiti si era passati al 4-3 per i padroni di casa. Se per l’Udinese alla fine va bene così, perché ottiene un punto che fa morale e classifica, non altrettanto può dirsi per la Lazio… Anche se alla Lazio resta l’amaro in bocca per un successo in rimonta sfumato quando sembrava in cassaforte, il risultato di pari è quello che rispecchia meglio l’andamento di una partita da montagne russe in cui entrambe le formazioni alternano errori gravi a momenti esaltanti. L’allievo Gotti sorprende all’inizio il maestro Sarri (il primo era assistente del secondo ai tempi del Chelsea) con un 4-4-2 contro il quale la Lazio non trova sbocchi (anche per i ritmi troppo bassi) e che invece consente ai friulani di scatenare il contropiede dei due attaccanti Success e Beto, grandi protagonisti fino all’intervallo. Nella ripresa la Lazio la ribalta più per il maggiore tasso tecnico dei suoi uomini-chiave (Pedro e Milinkovic in particolare) che non per una reale svolta tattica. Basterebbe per ottenere i tre punti se non arrivasse l’ennesimo patatrac difensivo in coda al match (ora sono 29 i gol incassati in 15 gare). E la partita non finisce neanche quando finisce. Perché Walace esulta per il 4-4 provocando la panchina laziale (e ne nasce una rissa) e l’arbitro Piccinini estrae il terzo rosso della serata. L’uscita dal campo del centrocampista è accompagnata dagli ululati razzisti della curva laziale”.

Nelle pagelle, 6 alla Lazio e anche all’Udinese. E tra i bianconeri:

BETO IL MIGLIORE 7 – Mina vagante nella difesa laziale. Prima di testa e poi in velocità infila Reina. Micidiale.

SILVESTRI 5 – Colpe in comproprietà con i difensori sui gol.

PEREZ 5,5 – Indeciso. Si perde Hysaj nell’azione del secondo gol.

BECAO 5 – Tiene in piedi la difesa finchè si arrende ai guai muscolari.

NUYTINCK 5,5 – Subentrato non fa valere la sua esperienza.

SAMIR 5 – Rimpallo infelice sul gol di Immobile. Sbanda nel secondo tempo. FORESTIERI – SV

UDOGIE 5,5 – Non fa argine.

MOLINA 6 – Al secondo tentativo fa secco Reina. Si fa espellere.

WALACE 6 – Recupera palloni. Tanto ordine che sfuma. Espulso alla fine.

JAJALO 6 – Diga del centrocampo. Smista il pallone per l’1-0 di Beto.

ARSLAN 6,5 – Porta dinamismo e, come un anno fa, segna all’Olimpico.

DEULOFEU 5,5 – Troppe pause tra qualche lampo.

SOPPY 5,5 – Qualche sprazzo alla fine.

SUCCESS 6,5 – Assist per il bis di Beto e poi scatena la ripartenza che porta a segnare Molina.

PUSSETTO 6 – Si fa notare nell’assalto finale.

GOTTI 6 – Riparte dal 4-4-2 e si affida alle ripartenze. Azzecca i cambi.

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