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Gazzetta dello sport: Juric a Verona, Gotti a Udine, la riscossa del Nord Est

'Il tema del giorno': questo dà l'occasione alla Gazzetta dello sport di proporre un Focus su Hellas Verona e Udinese, le due squadre del Nord Est che si stanno facendo notare in serie A.
Monica Tosolini

‘Il tema del giorno’: questo dà l’occasione alla Gazzetta dello sport di proporre un Focus su Hellas Verona e Udinese, le due squadre del Nord Est che si stanno facendo notare in serie A. “I due club in comune hanno una cosa. Fondamentale. La forza dell’allenatore. Decisivo per produrre uno sprint che da ieri fa impazzire di gioia i tifosi dell’Hellas Verona e quelli dell’Udinese. Se giochi con loro, giochi soprattutto per loro” puntualizza la rosea.

“Ivan Juric, croato di Spalato e Luca Gotti, veneto di Adria, ma con base e famiglia a Montebelluna hanno rivitalizzato il Nord-Est che fino a qualche settimana fa si cullava sulle clamorose imprese del Pordenone in B e tremava per due squadre che vivevano pericolosamente in A, sempre con la paura di sprofondare.

L’Udinese, che la famiglia Pozzo gestisce in collegamento con Londra, ha storia, veleggia da 25 anni in A ed è stata l’Atalanta fino a quando Francesco Guidolin è stato in Friuli e Totò Di Natale il principe del gol. A Udine Luca Gotti, chiuso il rapporto con Donadoni e lasciato a piedi da Sarri dopo il lavoro tattico al Chelsea, lo ha voluto l’esperto Pierpaolo Marino, tornato da ds, dopo l’esperienza da opinionista in tv. Una scelta geniale. Gotti, in silenzio, si è messo al servizio di Igor Tudor, voluto dalla piazza, dopo due salvezze miracolose. Lavorava in campo sulle palle inattive. Tudor litigava con i calciatori. Uno a settimana. Fino al triste epilogo di Bergamo (7 gol) e in casa con la Roma (4). La squadra non lo seguiva più. Esonero inevitabile. E inevitabile processione da Gino Pozzo. Che non si è fidato dei disoccupati. Ma ha puntato su Gotti, amato dai giocatori. Gotti non voleva. Si sente un vice. Lavora negli staff. Sogna di farlo in un club di Champions. Ha detto con spirito di servizio: «Obbedisco». «Ha portato coesione ed entusiasmo», dice Marino. Due lauree, una in Filosofia. «un uomo di cultura», dice Stefano Okaka. Che segna di testa. De Paul punge di fioretto stuzzicando le big. E Fofana e Nuytinck, snobbati da Tudor, sono rinati. È esploso il terzino svedese Sema, spedito dall’altro club dei Pozzo, il Watford. E sui tiri la porta è blindata. C’è Musso. Il nuovo Handanovic. A Udine sanno che alcuni eroi partiranno per club di prima fascia. Ma a Gotti dicono: «Da qui non ti muovi». Lui alla friulana beve un “taglio” e va. Adesso a 24 punti non si soffre, si sogna. La ribalta del Nord Est. E se pure Chievo e Pordenone regalano gioie…”

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