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Gazzetta dello sport: Gli intoccabili di Gotti

Gotti e le sue certezze. Nell'Udinese sono 9 su 11.
Monica Tosolini

Gotti e le sue certezze. Nell’Udinese sono 9 su 11. Lo rileva la Gazzetta dello sport che spiega come il tecnico di Porto Viro abbia una particolare predilezione per 9 elementi: solo due ruoli della rosa sono in ballottaggio. La difesa è blindata con Silvestri; Becao, Nuytinck e Samir titolari fissi. Domenica ha fatto esordire il neo arrivato Nehuen Perez nello schieramento a 4, accanto agli altri tre. 

Ma, scrive la rosea, “ci sono altre certezze nella testa dell’allenatore che dal 1° novembre 2019 occupa la panchina dell’Udinese. Una è il brasiliano Walace, l’uomo che recupera decine di palloni e fa da filtro in mezzo, soprattutto con la sua fisicità. Per lui, nonostante alcuni errori che sono costati punti pesanti, 985 minuti in 12 presenze. Stessa importanza ha il Tucu Pereyra che è ritenuto indispensabile da quando ha deciso di tornare a Udine. Finora la sua unica assenza è per squalifica. A Bergamo. Il posto (quasi) fisso lo ha anche l’esterno destro argentino Molina (ora in Nazionale) che si è guadagnato la titolari lo scorso anno e con essa la fiducia del ct sudamericano Scaloni. In questo avvio ha fatto benino, non benissimo. Ma la corsia di destra è sostanzialmente sua, con la variante del suo avanzamento nel 4-2-3-1 dove agisce insieme a Pereyra e Deulofeu alle spalle di Beto. Che sono i due titolari davanti. Il problema al ginocchio di Pussetto sicuramente li agevola, ma lo spagnolo, con la sua qualità, e il giovane portoghese con fisicità e gol (già quattro) stanno diventando la coppia regina. Ecco, sono questi i nove giocatori che difficilmente vengono scalzati”.

A giocarsi il posto restano Arslan e Makengo nel ruolo di mezzala sinistra e Larsen e Udogie sulla fascia mancina. Infine, “Se Pussetto è un discorso a parte, i cambi di questo torneo danno però più opportunità a Gotti che ora dietro ha capito che su Perez può contare. Così come può dare minuti a Soppy a destra e a Success in attacco. I giocatori in scadenza, De Maio, Zeegelaar, Nestorovski e Forestieri sono indietro e a gennaio qualcuno potrebbe salutare. Jajalo è un cambio in regia. Mentre il talento del 2002 Samardzic è straconsiderato. Presto arriverà il suo turno. E non da semplice comparsa”.

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