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Gazzetta dello sport: Colombia pasquale

Lode alla Dea, sulla Gazzetta dello sport.
Monica Tosolini

Lode alla Dea, sulla Gazzetta dello sport. L’Atalanta si è presa il terzo posto battendo l’Udinese. Scrive la rosea: “il peso del 3-2 sull’Udinese è ancora più specifico se si considerano le difficoltà che l’hanno preceduto (preparazione senza dodici nazionali contro due, con incubo Covid finale per Toloi e Pessina) e come è arrivato. Prima, il dominio: per tutto il primo tempo, a tratti asfissiante, con picchi di qualità di gioco e massimo sfruttamento del “nuovo” 4-2-3-1. Riproposto da Gasperini per impedire a Gotti di specchiarsi nel suo sistema, ma stavolta con interpretazione più offensiva: con Toloi e Gosens laterali tutt’altro che bloccati, e non a caso l’1-0 è arrivato quando il tedesco si è alzato per dialogare con Muriel e suggerire a Pessina l’assist per il colombiano; con Malinovskyi, che promette un altro grande finale di stagione, ieri molto più chirurgico del solito nei suoi ricami verso il centro; con Muriel incaricato di crepare il muro bianconero sgasando da sinistra. Poi, la resistenza: la Dea ha saputo anche soffrire negli ultimi 20’, quando stanchezza e testa libera dell’Udinese hanno prodotto momenti di affanno. E Gasp non si è fatto scrupoli nel rimodellare la Dea, soprattutto destinando Djimsiti al tampinamento di De Paul”.

La Dea ha avuto un preventivabile calo nel finale e “Il coraggio dell’Udinese è stato nel “leggerlo” in tempo per rimanere in partita fino alla fine: non si è accontentata, come le aveva chiesto Gotti, soprattutto dopo il 3-2 di Stryger Larsen. Giocando così, la salvezza non sarà un problema anche se deve ancora affrontare Juve, Napoli e Inter. Il problema sarà un rimorso: si poteva fare ben di più, solo segnando un po’ di più”.

In pagella 6 all’Udinese, ma molto male Bonifazi e Becao. Ecco i giudizi:

MUSSO 6 – L’osservato speciale prende l’1-0 sul suo palo – ma c’è una leggera deviazione e la palla schizza –  poi rimedia con grande reattività su Malinovskyi e Pessina.

BECAO 5 – Muriel lo fa dannare, meno brividi con Ilicic

BONIFAZI 4,5 – Sceglie male l’anticipo su Muriel, gli scappa anche Zapata e per poco non regala anche il 4-2 a Ilicic: e non è solo colpa del sole

NUYTINCK 5,5 – Il più solido dei tre, ma si stacca male da Malinovskyi sull’assist del 3-1.

SAMIR 6 – Entra quando l’Atalanta si è un po’ sgonfiata.

MOLINA IL MIGLIORE 7 – Con i due di ieri, sono 5 assist nel 2021: li confeziona lasciando per terra Gosens e De Roon, non due qualunque.

DE PAUL 6 – Stavolta più dribbling sbagliati che riusciti e pure 31 palle perse, ma avere addosso Freuler e poi Djimsiti non aiuta. E comunque prende falli, dà riferimenti ai compagni e fa partire l’azione del 2-1.

WALACE 5 – Andamento lento e sbilancia la squadra sul 2-0. ARSLAN – SV

PEREYRA 6,5 – Prima vari errori (compresa la posizione sul 2-0), poi cresce fino al gol: “rimorchio” perfetto.

ZEEGELAAR 5,5 – Poca spinta

LARSEN 6,5 – Legge bene il manuale del gol alla pagina “gol da esterno a esterno”

BRAAF 5 – Prima da titolare e si vede: leggero, inesperto e il campo bagnato non lo aiuta.

FORESTIERI 6,5 – Frizzante subito, vedi tacco che attiva Molina per l’assist del 3-2.

OKAKA 5,5 – Il primo tiro in porta dell’Udinese, ma non basta.

LLORENTE 5,5 – Palomino è un carceriere inesorabile.

GOTTI 5,5 – L’anima c’è, però Braaf titolare è un azzardo e i cambi sono giusti, però un po’ in ritardo, soprattutto Forestieri.

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