L’Udinese, dopo l’annuncio della distorsione al ginocchio rimediata da Braaf, non ha più rilasciato dichiarazioni sulla salute del giocatore, delegando la questione al City, proprietario del cartellino del giocatore. Pare chiaro che si tratti di qualcosa di grave, anche se non era sembrato così nell’immediato: dopo uno scontro di gioco con Molina, Braaf è caduto male, incrociando le gambe. Si era poi rialzato autonomamente e si era messo sulla car per uscire dal campo. La Gazzetta dello sport spiega che invece, nel recente infortunio al crociato di Nestorovski, la gravità dell’infortunio era parsa subito grave.
Stavolta l’Udinese, che ha il giocatore in prestito con diritto di riscatto a 11 milioni, deciderà di comune accordo con il Manchester le strategie interventistiche e terapeutiche. E poi? La rosea cita l’esempio di Mandragora, vittima della rottura del crociato il 23 giugno, quando era dato in rientro alla Juve e rimasto a Udine fino a gennaio per recuperare al meglio. Per Braaf, potrà verificarsi una situazione simile? Udinese e Manchester dovranno decidere assieme il da farsi.
