Home » Gazzetta dello sport, Fofana: Grazie Udinese, ma è arrivato il mio momento per volare via

Gazzetta dello sport, Fofana: Grazie Udinese, ma è arrivato il mio momento per volare via

Quella cavalcata conclusa con il gol vittoria sulla Juve è stata 'The last dance'
Monica Tosolini

Quella cavalcata conclusa con il gol vittoria sulla Juve è stata ‘The last dance’: Seko Fofana lo dice chiaramente alla Gazzetta dello sport, spiegando di essere stanco fisicamente e di considerare quella la sua ultima perla con la maglia dell’Udinese.

Il centrocampista ci tiene a sottolineare l’importanza della figura di Gotti per la squadra: “Ha cambiato la nostra stagione. Ci ha dato fiducia, ha pensato a migliorare la squadra e ha migliorato ognuno di noi, che abbiamo capito che dovevamo giocare più insieme e con personalità. Ha fatto prendere coraggio a tutti”.

E rivela: “Prima della ripartenza abbiamo fatto tre partite vere tra di noi, abbiamo scommesso, ci siamo pure picchiati e in questo bisogna ringraziare i ragazzi della Primavera”.

Nicola sostiene che lei è uno dei giocatori più intelligenti che ha allenato. Con Gotti è proseguito questo feeling: “L’allenatore deve essere una guida, è importante, deve capire come io penso e dimostrare la fiducia in me. Gotti mi ha parlato, ha fatto questo”.

Cosa non ha funzionato con Tudor? “Mi ha voluto tenere qui, ha voluto che restassi. Alla prima abbiamo battuto il Milan, tutto ok. Poi mi ha messo da parte e questo mi ha fatto soffrire. Ma mi ha anche umiliato, ha detto cose che fanno male; è stata dura e io ne ho fatto una forza, sono cresciuto, ho capito che la squadra aveva bisogno di me”.

Se Gotti resta e avesse ancora bisogno di lei? “The last dance, gliel’ho detto. Il mio ciclo a Udine si chiude qui, dopo quattro bellissimi anni. Devo pensare a me, è arrivato il momento di scegliere un’altra destinazione”.

Perchè? “Sono un nomade. Ho giocato in tre Paesi, Francia, Inghilterra, Italia. Dove pensavo che non sarei mai venuto. Invece ci sono da quattro anni, magari ci resto pure. Sarà difficile stare bene come a Udine. Ho imparato ad amare la pasta in tutti i modi e Mandragora mi ha viziato portandomi le sue super mozzarelle. All’Udinese e a Udine posso solo dire un grande grazie. Qui non mi è mancato nulla. Posso solo dire di essere stato.. troppo bene”.

Il futuro? “Sarà una scelta sportiva, mediteremo assieme al mio procuratore. Cerco nuovi obiettivi, in qualunque posto vada”.

Le voci di mercato lo accostano a Inter e Atalanta, ma lui giura di non sapere nulla. Ora lo aspettano le vacanze con la moglie e il figlio di 5 anni. Anche per quelle, destinazione tutta da decidere, ma non esclude di rimanere tra Lignano e Porto Piccolo.

mediafriuli_white.png
©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia