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Gazzetta dello sport, Arslan: “La prossima stagione volerò con l’Udinese”

Tolgay Arslan non giocherà le ultime due gare della stagione a causa di una botta al ginocchio ma, intervistato dalla Gazzetta dello sport, assicura: «Mi sento bene, tutto a posto.
Monica Tosolini

Tolgay Arslan non giocherà le ultime due gare della stagione a causa di una botta al ginocchio ma, intervistato dalla Gazzetta dello sport, assicura: «Mi sento bene, tutto a posto. È un peccato essermi fermato per le ultime partite, ma non è nulla di grave».

Come giudica il suo primo anno in Italia? «Molto positivo. È stata un’ottima stagione per me. Ho giocato tanto e nel giro di poco tempo ho avuto la possibilità di mettermi in mostra. A questo proposito credo anche che la gente abbia apprezzato il mio modo di giocare a calcio. Mi sono adattato rapidamente, quindi, e dal punto di vista personale sono soddisfatto. Peccato per la classifica, avremmo potuto avere dei punti in più».

Qual è stata la cosa più difficile da fare per adattarsi alla Serie A? «Venivo da una situazione difficile, in Turchia, e non ho avuto la possibilità di svolgere una preparazione completa. Poi sono arrivato qui e ho iniziato direttamente a scendere in campo. Ho avuto bisogno di un paio di partite per carburare e acquisire la forma migliore. Ho lavorato in modo duro per questo. In definitiva sono davvero contento di aver dimostrato il mio calcio in un campionato come la Serie A, molto tattico e di gran livello anche per l’aspetto fisico e i contenuti tecnici».

Lei si sente un titolare dell’Udinese per il prossimo anno? «Lo sono stato quest’anno, non vedo perché non dovrei esserlo il prossimo (ride, ndr ). Al di là di tutto credo fermamente nell’impegno e, così come ho fatto in questo campionato, farò pure il prossimo per conservare lo status che mi sono meritato».

Non l’ha chiamato nessuno dalla nazionale turca dopo un buon anno in Italia? «Non posso giocare per la Turchia, anche se ho delle presenze nelle giovanili. Diversi anni fa scelsi la nazionalità tedesca e potrei essere convocato solo per la Germania. Seguo però tutte le partite e sono felice che stiano giocando bene».

Lei pensava di fare così tanti gol? «No, a essere onesto non me l’aspettavo, ma sono affamato di gol. Cerco di segnare sempre di più, voglio essere più prolifico. Con la mia qualità posso farlo».

Che giocatori dell’Udinese che non conosceva l’hanno impressionata? «Rodrigo Paul e Maxi Pereyra. Non li conoscevo da vicino e nella quotidianità ho potuto constatare che sono davvero dei grandi calciatori. Non soltanto per quello che fanno e danno in partita, che è sotto gli occhi di tutti, ma sopratuttto per il modo in cui lavorano in settimana».

Cosa l’ha sorpreso del club? «L’Udinese è come una famiglia. Abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno in termini di strutture e per come ci tratta il club meritiamo un posto di rilievo in Serie A. Deve essere l’obiettivo dei prossimi anni. Qui ci sono tutte le possibilità per crescere».

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