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Corriere dello sport: Correa si prende San Siro

Un'ora complicata, con l'Udinese a rendere dura la vita dell'Inter, poi lo strappo che apre la partita e la stoccata che la chiude
Monica Tosolini

Un’ora complicata, con l’Udinese a rendere dura la vita dell’Inter, poi lo strappo che apre la partita e la stoccata che la chiude, entrambe da un piede solo: quello di Joaquin Correa, che ripaga Inzaghi e la sua maglia da titolare con la doppietta che stende Gotti e che tiene i nerazzurri in scia di Napoli e Milan in attesa delle rivali oggi e degli scontri diretti in arrivo tra Champions e sosta.

Silvestri insuperabile, che duello con Barella

Chance per il Tucu dal primo minuto al fianco di Dzeko: Lautaro festeggia il rinnovo del contratto…in panchina, Inzaghi lo tiene a riposo per la Champions. Calhanoglu uomo faro del centrocampo, dietro tocca a Ranocchia, esterni Dumfries e Perisic. Gotti conferma Success partner di Beto davanti, fuori Deulofeu. Prima occasione friulana, ci prova Stryger Larsen in area ma il tiro è debole e Handanovic blocca. L’Inter è tutta nella corsa e nei piedi di Barella, che tra ben tre conclusioni da fuori va a chiudere un contropiede calciando potente ma centrale, Silvestri respinge. I campioni d’Italia collezionano corner, ci prova prima Ranocchia di testa – alto – poi Barella sottomisura, ancora Silvestri decisivo, ultimo baluardo insuperabile di un’Udinese chiusa ma determinata a combattere su tutti i palloni, soprattutto davanti con la coppia d’attacco che impegna molto i centrali nerazzurri. Un altro paio di occasioni confuse in area friulana, con Dzeko e Correa che arrivano con un attimo di ritardo su palle invitanti, ma il risultato non si sblocca fino all’intervallo.

Un’ora, poi sale in cattedra

Correa, che doppietta! Si riparte senza cambi, con Lautaro e Vidal mandati a scaldare. Ci prova Brozovic da fuori senza prendere la porta, dall’altra parte Pereyra in contropiede fallisce l’ultimo passaggio e Dumfries non fa diversamente, buttando via un’azione che andava solo chiusa da Correa. Sembra stregata, ma quando Inzaghi stava per cambiarlo, cambia la partita del Tucu e dell’Inter: velo di Perisic sulla sinistra sul lancio di Bastoni, palla all’argentino che punta Nuytinck e gli fa fare brutta figura, semplicemente accentrandosi sul destro con l’olandese mandato in tilt e infilando un impotente Silvestri. Viene giù San Siro, l’Udinese crolla mentalmente e la partita diventa un tiro al bersaglio: Dzeko e Dumfries riescono a sbagliare l’impossibile davanti al portiere, poi al 68′ ancora Correa si prende definitivamente il palco della Scala del calcio con un altro destro spietato sotto la traversa su cross all’indietro di Dumfries. Risultato in ghiaccio, Inzaghi butta dentro prima Vidal e Sanchez e poi nel finale anche Lautaro e Sensi: le standing ovation sono per l’uomo partita e per Barella, dominatore assoluto del match. Ci prova Deulofeu a riaprirla, ma è bravo Handanovic ad opporsi al tentativo disperato dello spagnolo prima della fine.

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