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Corriere dello sport: A Bologna è ancora viva la polemica per il gol dell’Udinese

A Bologna prevale ancora il sentimento di rabbia per il gol dell'Udinese convalidato dall'arbitro Abisso nonostante l'ostruzione di Becao ai danni di Skorupski.
Monica Tosolini

A Bologna prevale ancora il sentimento di rabbia per il gol dell’Udinese convalidato dall’arbitro Abisso nonostante l’ostruzione di Becao ai danni di Skorupski. A caldo si era già fatto sentire Mihajlovic, ma anche la dirigenza del club rossoblu continua a riflettere sull’episodio ed è decisa a farsi sentire. Lo rivela oggi il Corriere dello sport che racconta: “Il giorno dopo fa ancora più male. Nonostante a Casteldebole abbiano provato a ragionarci su, la trasferta di Udine ha lasciato il segno. Basta errori arbitrali, basta scelte penalizzanti: questo vuole il Bologna. Più rispetto, più attenzione…In settimana la società chiamerà i vertici arbitrali, ma filtrano già alcune indiscrezioni sulla linea e sulle risposte. Per la classe arbitrale nessun errore contro l’Udinese: la direzione di Abisso è stata corretta. Adesso, però, sono attese le designazioni”.

E poi ricorda che “La regola 7 parla chiaro. Nell’area di porta “la contesa per il possesso del pallone è consentita”. Ma il bello viene dopo. “Un calciatore sarà punito soltanto se nel contrasto salta addosso al portiere, lo carica o lo spinge in modo negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata”. Il blocco ai danni di Skorupski, secondo il mondo rossoblù, rientrerebbe in un chiaro caso di negligenza. Impedirebbe al portiere rossoblù di muoversi per il meglio e, dunque, sarebbe fallo. Da notare che dopo le proteste rossoblù per il gol dell’Udinese Abisso ha estratto quattro volte il cartellino giallo (Skorupski, Dominguez, Hickey e Soriano) nel giro di quindici minuti. Anche questo è un segno di come la gestione della partita, mai cattiva per la verità, Abisso l’abbia perduta in quel frangente. A rendere furioso il Bologna non è tanto aver perso la possibilità di agganciare il «terzo o quarto posto», come ha detto Mihajlovic. E nemmeno l’aver perso «quattro punti in otto gare». Scoccia aver perso punti che sarebbero serviti per affrontare con maggiore serenità Milan e Napoli, le prossime avversarie. Il pensiero di Mihajlovic di domenica sera è dunque anche la voce della società, che però valuterà anche altre modalità di approccio ai media. Il club vuole essere ascoltato di più e avere maggiore peso durante le partite”.

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